Ispirato da Srila Shyam Das Baba


IN OCCASIONE DI GURU PŪRṆIMĀ
DI ŚRĪ ŚRĪMAD BHAKTI VIJÑĀNA BHĀRATĪ GOSVĀMĪ MAHĀRĀJA
Oggi, 10 luglio 2025, si celebra Guru Pūrṇimā. Di seguito, in onore a questo tithi, pubblichiamo un estratto di un bhāva anuvāda di discorsi di Śrīla Bhakti Vijñāna Bhāratī Gosvāmī Mahārāja, dati nello stesso tithi del 22 luglio 2013 e del 19 luglio 2016.
SRĪLA VYĀSADEVA È IL GURU DI TUTTI
Oggi è Guru Pūrṇimā; è un giorno speciale. Guru Pūrṇimā significa il giorno dell'apparizione (tithi) del guru. Chi è il guru? Mahaṛṣi Kṛṣṇa Dvaipāyana Veda Vyāsa è ādi-guru (il guru più importante). È guru per tutti: per i karmī (lavoratori interessati), jñānī (impersonalisti), yogi (mistici) e bhakta (devoti). Qualunque karmī, che voglia diffondere le glorie del processo di ricerca di una ricompensa, non può farlo senza la misericordia di Srīla Vyāsadeva. Qualunque prova [pramāṇa] desideri presentare, dovrà rifugiarsi nelle scritture composte da Śrīla Vyāsadeva. Allo stesso modo, per i jñānī che pensano che il Vedānta sia il massimo, anche quello è stato composto da Śrīla Vyāsadeva. Gli yogi che parlano di yoga sādhana, Patañjali e così via, anche quei testi sono stati composti da Śrīla Vyāsadeva. La scrittura più importante per i bhakta - lo Śrīmad-Bhāgavatam è anch’esso stato scritto da Śrīla Vyāsadeva.
IL DILEMMA DI SRĪLA VYĀSADEVA
Nonostante abbia scritto così tante scritture [prima di comporre lo Śrīmad-Bhāgavatam], lo stesso Srīla Vyāsadeva non sentiva la pace della mente. Quando lo chiese al suo guru Nārada Ṛṣi, lui lo rimproverò: "È perché non hai ancora descritto le glorie di Bhagavān." Ma Srīla Vyāsadeva osservò: "L'ho fatto sia nel Mahābhārata che nel Vedānta." Ma nel Vedānta ha solo rivelato che seguendo un processo specifico si ottiene un risultato specifico e così via, ma non ha parlato di brahma-jijñāsā [indagine sul Supremo].
Il Vedānta prima istruisce - athāto brahma jijñāsā, cerca di coltivare la conoscenza del Brahman. Quindi alla fine dice "anāvṛttiḥ śabdāt", che significa ripetere la parola ancora e ancora. Ma Vyāsadeva non disse direttamente quale parola. Pertanto, la confusione è rimasta per la jīva. Per questo motivo, non sperimentò la pace della mente. Il suo guru Nārada Ṛṣi gli disse: “Non hai fatto nulla a beneficio della jīva. Ciò che hai dato nel Mahābhārata è per la mukti - l'impressione che la liberazione sia conclusiva. Non hai spiegato nulla sul processo dell’hari-bhakti." Śrīla Vyāsadeva rispose: "Per Hari, ho usato la parola "śabda." "Nārada Ṛṣi ribatté: "Ma non hai chiarito quale "śabda"; anche Brahma è śabda, Paramātmā è anche śabda. In questo modo tutto è śabda. [Questa discussione tra Nārada Ṛṣi e Śrīla Vyāsadeva è citata in modo elaborato nel capitolo cinque del primo canto dello Śrīmad-Bhāgavatam]. In questo modo, Vyāsadeva ritenne importante descrivere chiaramente le qualità e i passatempi di Bhagavān nello Śrīmad-Bhāgavatam. Iniziò lo Śrīmad-Bhāgavatam con dhyāna (meditazione) - satyaṁ paraṁ dhīmahi: medito su di Lui (Kṛṣṇa), poiché Lui è la Verità Assoluta (nello Srimad-Bhagavatam 1.1.1) e concluse con lo Srimad-Bhagavatam 12.13.23 -
nāma-saṅkīrtanaṁ yasya
sarva-pāpa praṇāśanam
praṇāmo duḥkha-śamanas
taṁ namāmi hariṁ param
[Offro i miei rispettosi omaggi al Signore Supremo, Hari, il cui canto congregazionale dei santi nomi distrugge tutte le reazioni peccaminose, e la cui offerta di omaggi allevia da ogni sofferenza materiale.]
Per il cui nāma-saṅkīrtana, tutti i peccati sono completamente distrutti alla radice - non torneranno mai più; prego quel Signore. Questa volta, chiarì usando la parola Hari, ma questo non è ancora del tutto chiaro; manca ancora qualcosa. La parola "Hari" in sanscrito può anche significare: serpente, rana, loto o acqua. Quindi a quale Hari si riferisce in questo contesto?
IL KṚṢṆA SAṄKĪRTANA BENEFICIA TUTTI
Sri Caitanya-deva lo ha chiarito nel Suo Śrī Śikṣāṣṭaka - paraṁ vijayate śrī kṛṣṇa saṅkīrtanam, c'è una vittoria speciale per śrī kṛṣṇa-saṅkīrtana. Enfatizzò śrī kṛṣṇa-saṅkīrtanam, al contrario di kṛṣṇa-kīrtana. Kīrtana implica che il beneficio va solo a se stessi, mentre il beneficio del saṅkīrtanam è per molti. Com'è possibile? Attraverso il saṅkīrtana, anche coloro che sono nemici del saṅkīrtana ne trarranno beneficio, i loro peccati saranno distrutti. Coloro che sono indifferenti acquisiranno sukṛti [meriti pii], coloro che desiderano puṇya [pietà], otterranno crediti pii, e coloro che desiderano l'hari-bhakti riceveranno l'hari-bhakti. Qualcuno viene privato?
ABBIAMO BISOGNO DI ESPERTI PER SVELARE LA RICCHEZZA
Durante il Ratha-yātrā, il Signore Jagannātha dà il darśana a tutti. Ma tutti ricevono lo stesso vantaggio? Tutti vedono il Signore Jagannātha allo stesso modo? No, perchè? Il Signore ha tutto [ma dipende dall'obiettivo dell'individuo]. Proprio come all'interno della Terra c'è tutto, ma non possiamo vederlo [normalmente]. Solo quelli che sono esperti nella conoscenza della Terra possono capire. Prendiamo ad esempio Mohenjo Daro [le rovine della città del 26° secolo a.C. appartenente alla civiltà della valle dell'Indo scoperte nel 1919, situate nella provincia del Sindh in Pakistan] - chi l’ha scoperta? Non c'era prima? Anche in Orissa ci sono minerali di ferro. Perché le persone non le avevano mai viste prima? Lo stesso individuo [R.D. Banerji, ufficiale del Servizio archeologico dell'India] che scoprì Mohenjo Daro scoprì anche i minerali di ferro. Quindi la terra possiede tutto; ecco perché si chiama Vasundhara – colei che detiene gioielli preziosi. Tuttavia, ci vuole una persona per scoprirlo. Allo stesso modo, tutto è menzionato nelle Scritture, ma non tutti possono capire. Se tutti potessero capire, perché alcuni diventano atei? Ecco perché le persone di conoscenza (tattva-vit) vengono da noi e ci spiegano queste cose a nostro beneficio.
SOLO UN NIRMATSARA PUO’ CAPIRE
Perché differenti individui ottengono differenti interpretazioni nonostante leggano lo stesso Vedānta? E’ proprio come semi diversi seminati nello stesso terreno sulle rive del Gaṅgā, esposti agli stessi parametri come vento, acqua, luce solare, che producono comunque frutti diversi. È perché mantengono la loro natura precedente. A meno che anche questa non venga abbandonata, non possono diventare superiori. Proprio come il seme di neem darà frutti amari anche dopo aver preso l'acqua e il vento di Gaṅgā, il tamarindo darà frutti aspri e il mango darà frutti dolci.
Se non ti arrendi, non capirai le verità profonde. Solo quelli che sono nirmatsarāṇāṁ satām vedyam possono comprendere completamente. Ma nessuna sampradāya si considera asat (non autentica); tutti affermano di essere satām. Ecco perché è stato aggiunto l'aggettivo nirmatsarāṇāṁ. Solo un nirmatsara sādhu può capire. Chi è un nirmatsara sādhu? Solo quella persona che non ha alcuna invidia in lui. Cosa si intende con questo? Quando una persona è incapace di tollerare la felicità altrui, significa che è invidiosa; mentre chi è capace di tollerare non è invidioso. Diventeremo liberi dall'invidia quando la nostra attenzione si rivolgerà al Signore. Perché quando tutti cercano di raggiungere solo il Signore, allora non ci sarà insufficienza per nessuno. Solo il tentativo di raggiungere tutto il resto in questo universo (costituito dai quattordici sistemi planetari) è limitato.
L'ASPIRAZIONE PER LA RICCHEZZA ETERNA VIENE SOLO DAL GURU-SEVĀ
Śrīla Vyāsadeva ha descritto sia come ottenere la ricchezza temporanea che quella eterna. Ma solo qualcuno che si arrende e ascolta l'hari-kathā dalla bocca di un sādhu, non ha il desiderio per qualcosa che sia temporaneo. Questo è il motivo per cui alla fine Srīla Vyāsadeva ha detto nāma-saṅkīrtanaṁ yasya; ha mostrato l'ideale. La conoscenza di questa tattva si manifesterà a chi è guru-śuśrūṣayā bhaktyā - solo da guru-sevā [Colui che rende servizio al maestro spirituale autentico con grande devozione e fede. Srimad-Bhagavatam 7.7.30]. Nella misura in cui uno servirà śrī guru, fino a quel punto questo bhāva [aspirazione per l'eterno] si manifesterà nel suo cuore [citta].
SRĪLA VYĀSADEVA NON È PARZIALE
Śrīla Vyāsadeva ha dato tutto. Come quando si celebra un festival, si darà a ciascuno solo quelle cose che gli piacciono, non si darà la stessa cosa a tutti. Puoi offrire cose dolci, aspre, salate a tutti allo stesso modo? No, una persona diventa soddisfatta solo accettando quelle cose che preferisce. Quindi, sebbene Vyāsadeva potesse dare tutto, ha dato in base alla propria capacità di assorbimento. Quindi non può essere accusato di essere parziale; così come colui che serve non è in colpa se quello che sta servendo lo sta dando secondo il gusto dell'individuo. Ecco perché tutte le sampradāye accettano e celebrano Guru Pūrṇimā.
Prego ai piedi di loto di Srila Vyāsadeva per ricevere la sua misericordia. A lui il Signore mostrò la Sua misericordia e gli rivelò tutte le verità. Oggi è il giorno della sua apparizione. Queste personalità conferiscono misericordia specialmente nei loro āvirbhāva tithi, quindi imploriamo la loro misericordia.
Jay! Guru Pūrṇimā Ki-jay!!
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Tradotto dal team di Bhaktiyoga.it