Ispirato da Srila Shyam Das Baba
IN OCCASIONE DI ŚRĪ KṚṢṆA VASANTĪ-RĀSA, DI ŚRĪ BALARĀMA RĀSA-YĀTRĀ E DEL GIORNO DELLA DIVINA APPARIZIONE DI ŚRĪ VAṀŚĪVADANĀNDA ṬHĀKURA (CONOSCIUTO ANCHE COME ŚRĪ VAṀŚIVADANA GOSVĀMĪ) E DI ŚRĪ ŚYĀMĀNANDA PRABHU
DI ŚRĪ ŚRĪMAD BHAKTI VIJÑĀNA BHĀRATĪ GOSVĀMĪ MAHĀRĀJA
Oggi, 12 aprile 2025, si celebrano la Srī Balarāma Rāsa-yātrā, la Śrī Kṛṣṇa Vasantī-rāsa e il giorno della divina apparizione di Srī Vaṁśīvadanānda Ṭhākura (noto anche come Śrī Vaṁśivadana Gosvāmī), e di Śrī Śyāmānanda Prabhu. Di seguito, in onore a questo tithi, pubblichiamo un estratto di un bhāva anuvāda della kathā data da Śrīla Bhakti Vijñāna Bhāratī Gosvāmī Mahārāja nello stesso tithi del 25 aprile 2013.
Oggi è Pūrṇimā tithi, un giorno molto speciale. Oggi si celebrano la Vāsantī-rāsa di Śrī Kṛṣṇa e il Rāsa-yātrā di Śrī Balarāma. Sri Balarama eseguì il rasa a Rama-Ghāṭa a Vrindavana. In precedenza, la Yamuna non scorreva da Rama-ghāṭa, ma Balarama l'attrasse con la forza, usando la Sua piccozza.
SRĪ VAṀŚĪVADANĀNDA ṬHĀKURA
È anche il giorno dell'apparizione di Srī Vaṁśīvadanānda Ṭhākura, l'incarnazione del flauto di Śrī Kṛṣṇa. Dopo che Mahāprabhu se ne andò, rimase a Navadvīpa per Suo ordine per servire Śacīmātā [e Viṣṇupriyā Devī] e consolare tutti i devoti. Prima che Mahāprabhu prendesse sannyasa, era Lui Stesso che informava Śacīmātā dei vari Vaiṣṇava che arrivavano come ospiti a casa loro, ma dopo che Mahāprabhu prese sannyāsa, fu Vaṁśīvadanānda Ṭhākura che prese questo ruolo. Si occupava anche di tutti gli affari domestici di Śacīmātā [e Viṣṇupriyā Devī].
ŚRĪ ŚYĀMĀNANDA PRABHU
Oggi è anche il giorno dell'apparizione di Śrī Śyāmānanda Prabhu. Da un punto di vista mondano, nacque nel Bengala occidentale, nella città di Bahādurpura, nel distretto di Burdhaman, nella casta Sadgopa. I suoi genitori, che avevano sofferto molto a causa della perdita alla nascita di parecchi dei loro figli prima di Śyāmānanda, lo chiamarono "Duhkhī" [che significa letteralmente "Colui che è triste", per scongiurare ogni ulteriore calamità]. Ad Ambikā Kālnā accettò dīkṣā da un discepolo di Gaurīdāsa Paṇḍita, Śrī Hṛdayānanda, che in seguito divenne noto come Hṛdaya-caitanya. All’iniziazione Śyāmānanda ricevette il nome Kṛṣṇadāsa e da quel momento divenne noto come Duhkhī Kṛṣṇadāsa.
Duhkhī Kṛṣṇadāsa studiò sotto la guida di Srīla Jīva Gosvāmī a Vṛndāvana insieme agli altri studenti, Narottama e Śrīnivāsa. Alla fine Duhkhī Kṛṣṇadāsa ricevette il titolo di Śyāmānanda dal Viśva-vaiṣṇava Rāja-sabhā, mentre Narottama ricevette il titolo di Thākura Mahāśaya e Śrīnivāsa quello di ācārya [diventando quindi noti come Śrīnivāsa Ācārya, Śyāmānanda Prabhu e Narottama Dāsa Ṭhākura].
Una volta, mentre Śyāmānanda Prabhu stava spazzando il boschetto al Sevā Kuñja a Vṛndāvana, trovò per terra la cavigliera di Śrīmatī Rādhārāṇī [fu sopraffatto da sintomi estatici solo toccandola]. Se la portò con reverenza alla fronte e la nūpura (la cavigliera) gli lasciò un segno [a causa di questo segno, il suo tilaka sembrava diverso].
Yogamāyā [NOTA FINALE] si avvicinò quindi a Śyāmānanda Prabhu e gli disse: “La nūpura (cavigliera) di mia nuora è caduta dai Suoi piedi mentre ballava. Se l’hai trovata, per favore restituiscimela.” Ma Śyāmānanda rispose: "Restituirò la nūpura solo al suo proprietario." Allora Śrīmatī Rādhārāṇī Stessa apparve per reclamare la Sua nūpura e, a sua volta, offrì una bella divinità di Syāmasundara a Śyāmānanda Prabhu. Infatti Śyāmānanda Prabhu è il destinatario di una misericordia molto speciale da parte di Śrīmatī Rādhārāṇī [quella piccola divinità di Syāmasundara donata da Śrīmatī Rādhārāṇī si trova ancora nel tempio Śyāmasundara a Vṛndāvana]. Nello stesso tempio, la grande divinità di Śyāmasundara fu installata in seguito da Baladeva Vidyābhūśana Prabhu.
Per istruirci a non soppiantare l'autorità oltrepassando gli standard stabiliti, Srī Jīva Gosvāmī castigò Śyāmānanda Prabhu [per aver cambiato il suo tilaka convenzionale ornato dalla guru-varga con il ‘nūpura-tilaka’]. Allora Śyāmānanda Prabhu raccontò l'intera storia dietro al ‘nūpura-tilaka.’ Ogni volta che provava a cancellare il ‘nūpura-tilaka’, esso gli riappariva sulla fronte automaticamente [e fu così accettato come simbolo autentico. Ancora oggi il ‘nūpura-tilaka’ è utilizzato dai discendenti di Śyāmānanda].
Jay! Sri Balarama Rasa-yatra ki-jay!! Sri Krishna Vasanti-Rasa ki-jay!! Śrī Vaṁśīvadanānda Ṭhākura ki-jay!! Śrī Śyāmānanda Prabhu Ki-jay!!
[NOTA FINALE]
Altre fonti menzionano che furono Lalitā-sakhī e Viśākhā-sakhī che avvicinarono Śyāmānanda Prabhu e che Śrīmatī Rādhārāṇī Stessa gli toccò la fronte con la cavigliera.
***
Tradotto dal team di Bhaktiyoga.it