IN OCCASIONE DELLA DIVINA SCOMPARSA DI ŚRĪ MUKUNDA DATTA E DI ŚRĪ ŚRĪDHARA PAṆḌITA

DI ŚRĪ ŚRĪMAD BHAKTI VIJÑĀNA BHĀRATĪ GOSVĀMĪ MAHĀRĀJA

Oggi, 11 giugno 2025, ricorre il giorno della divina scomparsa di Śrī Mukunda Datta e di Śrī Śrīdhara Paṇḍita. Di seguito, in onore a questo tithi, pubblichiamo un estratto di un bhāva anuvāda della kathā data da Śrīla Bhakti Vijñāna Bhāratī Gosvāmī Mahārāja il 20 giugno 2016.

ŚRĪ MUKUNDA DATTA

Una volta, quando Mahāprabhu esibì il "sāta-prahariyā-līlā", manifestando la Sua forma divina che tiene una conchiglia, un disco, una mazza e un fiore di loto, con le Divinità in grembo, invitò i devoti, uno dopo l'altro, per il Suo darśana. Ma durante questo līlā, Mahāprabhu si rifiutò di dare il Suo darśana a Mukunda Datta. Avvilito, Mukunda supplicò i devoti di implorare Mahaprabhu di dargli il Suo darśana. Quando Srīvāsa Paṇḍita fece appello a nome di Mukunda Datta, Mahāprabhu rispose: "Dopo un crore (dieci milioni) di nascite otterrà il Mio darśana."

Quando Mukunda sentì questa risposta, ballò con grande gioia pensando, “Dopo aver attraversato 8,4 milioni di nascite, non è successo niente di buono; un altro crore di nascite passerà in pochissimo tempo, ma almeno Mahāprabhu mi ha dato la Sua assicurazione che avrò il Suo darśana! Quindi non c'è dubbio che un giorno otterrò il Suo darśana divino." Dopo aver sentito della reazione di Mukunda, Mahāprabhu disse a Mukunda di entrare.

Perché Mahāprabhu inizialmente si rifiutò di vederlo? Mukunda Datta cantava bellissimi kīrtana di Mahāprabhu, ma non era focalizzato. Partecipava e cantava kīrtana anche nelle assemblee dei Māyāvādī, dei karmī, dei jñānī e così via [e accettava i loro insegnamenti, pensando che fossero superiori al servizio devozionale]. Quindi, considerando la sua mancanza di ferma fede, gli fu rifiutato il darśana. Ma quando espresse spontaneamente la sua piena fiducia nelle parole di Mahāprabhu, gli fu immediatamente concesso il darśana.

Mukunda Datta cantava i kirtana in modo molto bello. Nel Vaiṣṇava-vandana, è detto:

vandiba amvaṣṭha nāma śrī-mukunda data
gandharva jiniyā jā’ra gānera mahattva


gandharva jiniyā jā’ra gānera mahattva: il suo canto è glorioso come quello dei gandharva.

Mahaprabhu si riferiva a lui come "khaḍa jāthiyā" - che significa che a volte tiene della paglia (khaḍa) tra i denti (come sintomo di umiltà) mentre altre volte Mi percuote con un bastone (jāthi). [Quando si mescola con un’altra sampradāya, mi percuote costantemente con un bastone non accettando il servizio devozionale. (Śrī Caitanya Bhāgavata, Madhya 10.190)]

ŚRĪ ŚRĪDHARA PAṆḌITA

Sridhara Paṇḍita era molto povero. Si guadagnava da vivere vendendo i prodotti della sua fattoria quali banane, corteccia di banana (thora), fiori di banana, foglie di banana, ravanelli, ecc. Il suo principio era che avrebbe venduto a un prezzo equo e ragionevole. La metà del ricavato della vendita veniva destinata al culto di Gaṅgā-devī, mentre l'altra metà la usava per sostenersi. Caitanya-deva andava da lui per acquistare ma gli voleva pagare solo la metà del prezzo indicato da Srīdhara. Di conseguenza tra il devoto e il Signore ne nasceva una disputa amorosa.

Śrīdhara Paṇḍita diceva: "Non ci sono altri venditori in città oltre a me?" E Mahāprabhu rispondeva: “Vado ad acquistare dove voglio. Non lascerò mai il mio fornitore permanente." Significa che il Signore non si rivolge a nessuno che non sia il Suo devoto. Srīdhara chiedeva: “Perché allora vuoi pagare la metà del prezzo? Devo fare il Gaṅgā-pūjā." Mahāprabhu rispondeva: "Gaṅgā è Mia servitrice." Sridhara allora pensava: "Oh, non teme nemmeno Gaṅgā!"

Quando Mahaprabhu mostrò la Sua forma divina, ṣaḍbhuja-rūpa, chiese a Śrīdhara Paṇḍita di chiedere una benedizione. Śrīdhara Paṇḍita chiese: “Quel Prabhu che mi strappava le cose, possa essere il mio Prabhu vita dopo vita. Questa è la mia preghiera."

Jay! Śrī Mukunda Datta Ki-jay!! Śrī Śrīdhara Paṇḍita Ki-jay!!

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Tradotto dal team di Bhaktiyoga.it