IN OCCASIONE DELLA DIVINA APPARIZIONE DI ŚRĪ RĀDHĀ-RAMAṆA DEVA E DI ŚRĪLA ŚRĪNIVĀSA ĀCĀRYA, DELLA DIVINA SCOMPARSA DI ŚRĪLA PARAMEŚVARĪ ṬHĀKURA E DI BUDDHA PŪRṆIMĀ

DI ŚRĪ ŚRĪMAD BHAKTI VIJÑĀNA BHĀRATĪ GOSVĀMĪ MAHĀRĀJA

Oggi, 12 maggio 2025, ricorre il giorno della divina apparizione di Srī Rādhā-ramaṇa Deva e di Śrīla Śrīnivāsa Ācārya e il giorno della scomparsa di Srīla Parameśvarī Ṭhākura. È anche il Phula-ḍola Vihāra di Sri Krishna e Buddha Pūrṇimā. Di seguito, in onore a questo tithi, pubblichiamo un estratto di un bhāva anuvāda della kathā data da Śrīla Bhakti Vijñāna Bhāratī Gosvāmī Mahārāja nello stesso tithi del 14 maggio 2014 e del 10 maggio 2017.

Oggi è un giorno molto speciale perché include così tanti tithi di buon auspicio. È il giorno dell'apparizione di Sri Rādhā-ramaṇa Deva, di Śrīla Śrīnivāsa Ācārya e il giorno della scomparsa di Srīla Parameśvarī Ṭhākura. Oggi Kṛṣṇa gode anche di un lila che si svolge in uno stagno su una barca di fiori; questa occasione viene chiamata Phula-ḍola Vihāra di Sri Krishna. È anche Buddha Pūrṇimā.

Dobbiamo assolutamente onorare l'apparizione e la scomparsa dei Vaiṣṇava. Questo perché il loro ricordo è il tesoro della nostra vita e la loro dimenticanza è la nostra sventura. Quindi, in qualunque modo li ricordiamo, incontreremo buon auspicio.

ŚRĪ RĀDHĀ-RAMAṆA DEVA

Śrīla Gopāla Bhaṭṭa Gosvāmī serviva alcune śāligrāma-śilā. A quel tempo a Vṛndāvana, si manifestarono le Divinità di Madana-mohana, Govinda-deva e Gopīnātha e furono adorate, rispettivamente, da Śrīla Sanātana Gosvāmī, da Śrīla Rūpa Gosvāmī e da Śrīla Madhu Paṇḍita. Allora Gopāla Bhaṭṭa Gosvāmī sviluppò il desiderò: "Se anche la mia śāligrāma-śilā avesse una forma di Divinità, allora potrei anche decorarla in modo molto attraente." Gopāla Bhaṭṭa Gosvāmī lo desiderò soltanto e immediatamente, dalla śāligrāma-śilā, la Divinità di Rādhā-ramaṇa si manifestò in questo tithi. Ecco perché nel tempio di Rādhā-ramaṇa, celebrano questo giorno con grandi festeggiamenti. La Divinità è molto piccola, perché si è manifestata da una śāligrāma.

ŚRĪNIVĀSA ĀCĀRYA

Oggi è anche il giorno dell'apparizione di Srīnivāsa Ācārya. Da un punto di vista terreno, nacque nel distretto di Burdhaman, nel villaggio di Chakhandi. Quando suo padre, Caitanya Dāsa, desiderò un figlio, Caitanya Mahāprabhu lo benedisse: "Qualunque cosa tu desideri, sarà adempiuta." E Srīnivāsa apparve come suo figlio.

Śrīnivāsa Ācārya andò a Navadvīpa, dove eseguì il Navadvīpa-dhāma-parikramā sotto la guida di Īśāna Ṭhākura. Tuttavia, qualunque elevato Vaiṣṇava desiderasse incontrare, quel Vaiṣṇava lasciava questo mondo prima che Śrīnivāsa Ācārya potesse incontrarlo. Alla fine riuscì a incontrare Gadadhara Pandita a cui chiese una copia dello Śrīmad Bhāgavatam. Tuttavia, notò che la copia era completamente bagnata dalle lacrime di Gadādhara Paṇḍita, e non era quindi leggibile. Allora andò a cercare un’altra copia in un altro posto ma scoprì che anche l'altra copia era nelle stesse condizioni. Quindi tornò a Purī ma a quel punto anche Gadadhara Paṇḍita aveva lasciato il corpo.

Allora si avvicinò ad Abhirāma Ṭhākura che aveva una frusta chiamata Jaya-maṅgala. Chiunque Abhirāma Ṭhākura colpisse con la sua frusta, sarebbe stato benedetto da kṛṣṇa-prema. Colpì Śrīnivāsa Ācārya due volte prima che sua moglie lo fermasse dicendo: "È solo un bambino piccolo, non sarà in grado di tollerare così tanto kṛṣṇa-prema!"

Śrīnivāsa Ācārya andò quindi a Vṛndāvana e studiò tutti gli śāstra sotto la guida di Srī Jīva Gosvāmī. I suoi compagni di studi erano Narottama e Śyāmānanda. Dopo che lo studio fu completato, Jīva Gosvāmī, a nome del Viśva-vaiṣṇava Rāja-sabhā, assegnò il nome "ācārya" a Śrīnivāsa. Dukhī Kṛṣṇa Dāsa ottenne il nome "Śyāmānanda", mentre Narottama ricevette il nome "Thākura Mahāśaya." Insieme, eseguirono il Vraja-maṇḍala Parikramā, mentre visitavano tutti i luoghi dei passatempi.

Più tardi, consegnandogli tutta la letteratura Vaiṣṇava su un carro pieno, Jīva Gosvāmī inviò tutti e tre in Bengala per predicare [e fare copie dei libri]. Śrīnivāsa Ācārya fu nominato responsabile di questo servizio.

Lungo la strada, a turno, si svegliavano di notte per proteggere i libri. Alla fine raggiunsero la città indù di Viṣṇupura (dove il re era Virahamvīra). Qui presunsero che avrebbero potuto allentare la vigilanza poiché non si aspettavano alcun pericolo da ladri o banditi. Quindi di notte dormirono tutti, pensando: “Qui le Scritture non verranno rubate.” Ma il re aveva un astrologo che gli disse: "Un tesoro inestimabile sta attraversando il tuo regno." Allora il re inviò alcuni ladri per saccheggiare il "tesoro" ma gli ordinò di non uccidere nessuno.

Vedendo che tutti e tre erano addormentati, i ladri portarono via la scatola delle Scritture senza fare alcun rumore, ma più tardi, quando aprirono la scatola, videro che conteneva solo Scritture. Incerto se queste Scritture potessero essergli utili, il re le conservò. Quando Narottama, Śyāmānanda e Śrīnivāsa si svegliarono, si resero conto che i libri erano stati rubati. Afflitto dal dolore, Śrīnivāsa Ācārya provò un grande pentimento pensando: "La mia guru-varga mi ha affidato questa responsabilità e li ho delusi dormendo per pigrizia!" Śrīnivāsa Ācārya era in realtà discepolo di Gopāla Bhaṭṭa Gosvāmī, ma poiché aveva studiato gli śāstra sotto la guida di Jīva Gosvāmī, considerava anche Jīva Gosvāmī come suo guru. Quindi decise: "Non lascerò questo posto fino a quando le scritture rubate non verranno recuperate. Se troverò le Scritture bene, altrimenti lascerò il corpo proprio in questo posto.” Decise di rimanere lì mentre istruiva Narottama e Śyāmānanda, “Predicate qualsiasi cosa abbiate imparato attraverso il kirtana.”

Narottama Ṭhākura predicò nel Bengala settentrionale. Cantava nella melodia garāṇahāti e Śyāmānanda predicò nel Bengala meridionale e in Orissa nella melodia reṇetī, mentre Śrīnivāsa Ācārya rimase a Viṣṇupura. Anche lui predicò attraverso il kīrtana, usando la melodia manohara-śayi. Tutti e tre predicarono con melodie diverse.

Śrīnivāsa Ācārya stava predicando a Viṣṇupura. Ogni giorno nel sabhā, c'era una recita del Bhagavata. Ogni volta che ascoltava il Bhagavata, piangeva pensando: "Sebbene la mia guru-varga mi abbia affidato questi libri, me li sono fatti rubare!" Dopo aver ascoltato l'hari-kathā di Śrīnivāsa Ācārya, il re Virahamvīra divenne suo discepolo. Notando che ogni volta che Śrīnivāsa Ācārya iniziava a parlare la kathā, scoppiava in lacrime, il re gli chiese: "Gurujī, perché piangi?" Śrīnivāsa Ācārya rispose: "Sono così sfortunato che la mia guru-varga mi ha affidato la responsabilità di libri di inestimabile valore che avevano scritto, ma i libri sono stati rubati.” Sentendo questo, Vīrahamvīra portò la scatola e l'aprì per mostrare i libri. Vedendoli intatti, Śrīnivāsa Ācārya si sentì sollevato e immediatamente inviò un messaggio a Vṛndāvana con la notizia del recupero dei libri. In precedenza, Srīla Kavirāja Gosvāmī si era preoccupato pensando che il libro Caitanya-caritāmṛta fosse scomparso da questo mondo, ma si tranquillizzò quando il suo servitore lo informò che ne aveva fatto una copia prima di spedire l'originale. [Nel frattempo ricevette la notizia che Śrīnivāsa Ācārya aveva recuperato tutte le Scritture e se ne rallegrò.]

Śrīnivāsa Ācārya stabilì la Divinità di Madana-mohana che è ancora lì. Quando il regno fu attaccato, Madana-Mohana distrusse il nemico con un kamān (cannone) di nome Dal-maṇḍala. Anche oggi la gente va a vedere quel cannone.

Dalla successione disciplica di Śrīnivāsa Ācārya vennero i pūjārī di Gopīnātha, Madana-mohana, Govinda, Dāmodara e anche di tutte le altre Divinità. Ecco perché ancora oggi a Jaipur noterete che tutti i pūjārī sono Gauḍīya. Tutto ciò è dovuto alla misericordia di Śrīnivāsa Ācārya. Anche i pūjārī di Madana-mohana di Karaulī sono Gauḍīya e la causa di ciò è Śrīnivāsa Ācārya.

Il saḍ-gosvāmi-aṣṭakam fu composto da Śrīnivāsa Ācārya. In questo aṣṭakam ha descritto brillantemente la storia della vita dei Gosvami, riportando come trascorsero i loro giorni e così via. Kṛṣṇotkīrtana-gana-nartana-parau premāmṛtāmbho-nidhi ... [Offro i miei rispettosi omaggi ai sei Gosvami, Sri Rupa Gosvami, Sri Sanatana Gosvami, Sri Raghunatha Bhatta Gosvami, Sri Raghunatha dasa Gosvami, Sri Jīva Gosvami e Sri Gopala Bhatta Gosvami, che sono sempre impegnati a cantare il santo nome di Kṛṣṇa e a danzare.] Nell'aṣṭakam menziona anche come i Gosvami vagavano per Vraja sperimentando le pene della separazione - “he rādhe vraja-devīke ca lalite he nanda-sūno kutaḥ - Piangendo, si rivolgevano a Śrīmatī Rādhārāṇī dicendo: 'He rādhe vraja-devīke! Dove sei? Sei in una foresta sulle rive della Yamuna? Sei vicino al Rādhā-kuṇḍa? Dove possiamo trovarti?” In questo modo cercavano nello stato d'animo di mahā-vihvala. Tutto è stato rivelato in questo aṣṭakam.

ŚRĪLA PARAMEŚVARĪ ṬHĀKURA

La śrīpāṭa (residenza) di Śrīla Parameśvarī Ṭhākura è ad Aṭapura, nel distretto di Hugli nel Bengala occidentale. In effetti, le sue Divinità vengono ancora servite lì. Nacque in una famiglia di vaidya (medici).

Nel Vaiṣṇava-vandanā è detto:

parameśvara dāsa ṭhākura vandiba sāvadhāne
śṛgāle laoyā’la nāma saṅkīrtana-sthāne

Una volta, si radunarono molti devoti nel saṅkīrtana e alcuni atei gettarono una volpe morta in mezzo al gruppo del saṅkīrtana. Parameśvarī Ṭhākura rianimò quella volpe (śṛgāla) e la fece anche cantare nel kīrtana. Tale fu la sua influenza!

BUDDHA PŪRṆIMĀ

Oggi è anche Buddha Pūrṇimā. In origine, Vyasadeva divise i Veda in quattro: Ṛg, Sama, Yajur e Atharva. Il Ṛg Veda è costituito da tutti i mantra, il Sāma Veda è composto da canzoni (inni), lo Yajur Veda è costituito da dettagli relativi agli yajña (sacrifici) e ad altre azioni, e l'Atharva Veda contiene conoscenze relative all’influenza dell'ignoranza, dove sono fornite informazioni su come lanciare un incantesimo, come uccidere e così via. Influenzate da questo, le persone iniziarono a compiere anche sacrifici umani. Le masse si stavano dirigendo in quella direzione, quindi non fu un compito semplice bloccare queste pratiche. Per questo motivo, Bhagavān stesso venne come Buddha e arrivò all'estremo di predicare "Non seguite i Veda." Tuttavia accettò e insegnò le parole dei Veda stessi; "ahiṁsā paramo dharmaḥ .... māṁ sarvāṇi bhūtāni". Ciò fu fatto in considerazione di tempo, luogo e circostanze.

Jay! Srī Rādhā-ramaṇa Deva Ki-jay!! Śrīla Śrīnivāsa Ācārya Ki-jay!! Śrīla Parameśvarī Ṭhākura Ki-jay!! Buddha Pūrṇimā Ki-jay!!

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Tradotto dal team di Bhaktiyoga.it