IN OCCASIONE DELLA DIVINA APPARIZIONE DI ŚRĪ ŚRĪMAD BHAKTI VILĀSA BHĀRATĪ GOSVĀMĪ MAHĀRĀJA

DI ŚRĪ ŚRĪMAD BHAKTI VIJÑĀNA BHĀRATĪ GOSVĀMĪ MAHĀRĀJA

Oggi, 12 aprile 2025, ricorre il giorno della divina apparizione di Tridaṇḍi Svāmī Śrī Śrīmad Bhakti Vilāsa Bhāratī Gosvāmī Mahārāja, un caro discepolo di Śrīla Prabhupāda Bhaktisiddhānta Sarasvatī Gosvāmī Ṭhākura. Di seguito, in onore a questo tithi, pubblichiamo un estratto da un bhāva anuvāda della kathā data da Śrīla Bhakti Vijñāna Bhāratī Gosvāmī Mahārāja negli stessi tithi del 25 aprile 2013 e del 4 aprile 2015.

UN’OPPORTUNITÀ DI SERVIZIO

Nei primi anni, Śrīla Mahārāja, che era ben fatto ed eccezionalmente intelligente, visse a Bhubaneśvara. Poi si trasferì a Jagannātha Purī, dove si ammalò e gli fu diagnosticata la tubercolosi. Venendolo a sapere, Guru Mahārāja lo invitò immediatamente a stare con noi a Calcutta. A quel tempo alloggiavamo in un vecchio appartamento a Satish Mukherjee Road. Per la misericordia di Guru Mahārāja, ebbi l’opportunità di servirlo in quell’occasione portandolo dal dottore, e poi da un vaidya (un medico ayurvedico) che alla fine lo guarì. Quel vaidya era uno Śrīkhaṇḍa-vāsī, ovvero proveniva dal lignaggio dei devoti di Mahāprabhu di Śrīkhaṇḍa. Gli Srīkhaṇḍa-vāsī erano famosi vaidya che avevano modi sorprendenti di curare i pazienti. Mahāprabhu disse che coloro che sono curati misericordiosamente dagli abitanti di Srīkhaṇḍa, sarebbero guariti non solo dalle loro malattie materiali, ma anche dalla malattia dell'esistenza materiale (bhava-roga).

IL SUO SOGGIORNO A MAYAPURA

Śrīla Bhakti Vilāsa Bhāratī Gosvāmī Mahārāja costruì una maṭha a Mayāpura chiamata Rūpānuga Bhajana Āśrama. Partecipò anche al primo Vraja-maṇḍala parikramā organizzato da Guru Mahārāja. Quando stava costruendo la sua maṭha a Mayapura, voleva posizionare il suo bhajana kuṭīra sul lato anteriore, che era vicino alla strada principale. Il suo ragionamento era che, in quel modo, avrebbe facilmente ottenuto il darśana dei devoti. Tuttavia, gli chiesi di non farlo e di costruirlo sul retro, in modo da evitare qualsiasi disturbo mentre si fa il bhajana. Col senno di poi, apprezzò la mia raccomandazione, dicendo: “Sono contento di aver ascoltato le tue parole. C'è così tanta confusione sul lato anteriore a causa del clacson dei veicoli e dei rikshaw; non sarei mai stato in grado di fare il bhajana in pace!” Visse una vita estremamente rinunciata. Giorno e notte scriveva le Scritture e le stampava, tutto da solo. Stampò molti libri preziosi.

Le Divinità della matha le serviva lui stesso, anche in vecchiaia. Un brahmacari della nostra maṭha andava a fare lo sriṅgāra delle Divinità quotidianamente, dopo che il sevā di Srila Maharaja era terminato.

IL SUO CONTRIBUTO UNICO

Śrīla Bhakti Vilāsa Bhāratī Gosvāmī Mahārāja fu fortemente ispirato a conservare la santità di Śrīdhāma Māyāpura, che molti possono visitare ricevendone beneficio grazie alla sua atmosfera e alle sue attività spiritualmente sovraccariche. Questo fu grazie alla visione pionieristica e al risultato di anni di intenso lavoro di Śrīla Prabhupāda che ripristinò Śrīdhāma Māyāpura alla sua gloria originale. Dopo la dipartita di Śrīla Prabhupāda, mentre si diffondevano le glorie di Śrīdhāma Māyāpura, molti visitatori, inclusi turisti occasionali, iniziarono ad esserne attratti, portando però un aumento ingiustificato di disturbo nella zona.

Śrīla Mahārāja lavorò duramente per frenare molte di queste attività e disturbi indesiderati a Māyāpura, come negozi che vendono carne e persone materialiste che inondano il santo dhama, equiparandolo a una normale destinazione turistica. La gente veniva e si accampava sulle rive del Gange, svolgendo attività illecite. C'era un negozio in particolare, chiamato Gaurī-Śaṇkara, che vendeva pollo. Śrīla Mahārāja obiettò: perché usare i sacri nomi di Śiva e Pārvatī per un'attività così sacrilega?

Presentò una petizione presso l’Alta Corte per limitare tali attività, e si assicurò che il divieto fosse sanzionato in modo da far cessare l’abitudine di considerare il santo dhama un'altra destinazione turistica per chi si vuole gratificarsi i sensi. Quando le nuove restrizioni furono approvate, a tutti quei turisti fu vietato l'ingresso nella terra sacra di Māyāpura, sino a circa una decina di chilometri di distanza dal suo confine. Aveva fatto di tutto per sollecitare in particolare l’assistenza delle forze di polizia di Delhi. Questo è il motivo per cui c’è ancora scritto, dopo aver attraversato la linea ferroviaria, “Per ordine della High Court, è vietato fare picnic da qui in poi.” Se qualcuno era sospettato di andare lì a fare un picnic, con utensili e altri accessori, sarebbero stato portato alla stazione di polizia per essere interrogato dalle guardie che erano sempre di stanza lì. Tale era il suo niṣṭhā che aveva giurato: "Finché vivrò, non permetterò che la terra santa del mio Gurudeva sia inquinata da attività materialistiche.”

È straordinario come molti discepoli di Śrīla Prabhupāda abbiano prestato servizio in vari modi e contribuito in modo così vitale.

Imploro la misericordia dei suoi piedi di loto mentre lo ricordo oggi nel giorno della sua apparizione.

Jay! Śrī Śrīmad Bhakti Vilāsa Bhāratī Gosvāmī Mahārāja ki-jay!!

***

Tradotto dal team di Bhaktiyoga.it