IN OCCASIONE DELLA DIVINA SCOMPARSA DI ŚRĪ SVARŪPA DĀMODARA

DI ŚRĪ ŚRĪMAD BHAKTI VIJÑĀNA BHĀRATĪ GOSVĀMĪ MAHĀRĀJA

Oggi, 27 giugno 2025, ricorre il giorno della divina scomparsa di Śrī Svarūpa Dāmodara. Di seguito, in onore a questo tithi, pubblichiamo un estratto di un bhāva anuvāda della kathā data da Śrīla Bhakti Vijñāna Bhāratī Gosvāmī Mahārāja il 6 luglio 2016.

Oggi è il Ratha-yātrā di Jagannātha ed è anche il giorno della scomparsa di Svarūpa Dāmodara. Secondo considerazioni mondane, Svarūpa Dāmodara nacque a Navadvīpa. Il suo nome precedente era Puruṣottama Bhaṭṭācārya o Puruṣottama Ācārya.

ACCETTARE SANNYĀSA

Quando Sri Caitanya-deva prese il sannyāsa, Puruṣottama Ācārya non poté più continuare a stare a Navadvīpa a causa del dolore della separazione da Sri Caitanya-deva. Così andò a Kāśī e accettò il sannyāsa. Ma non accettò lo "yoga-paṭṭa" (vestito color zafferano). Quindi rimase Dāmodara "Svarūpa". [NOTA FINALE]

Più tardi, quando scoprì che Mahāprabhu era a Purī, andò subito lì. Dopo averLo visto, fece i suoi omaggi ai piedi di loto di Mahaprabhu e recitò il seguente śloka (Śrī Caitanya-caritāmṛta, Madhya 10.119):

heloddhūnita-khedayā viśadayā pronmīlad-āmodayā
śāmyac-chāstra-vivādayā rasa-dayā cittārpitonmādayā
śaśvad-bhakti-vinodayā sa-madayā mādhurya-maryādayā
śrī-caitanya dayā-nidhe tava dayā bhūyād amandodayā

[“O oceano di misericordia, Sri Caitanya Mahāprabhu! Permetti che ci sia un risveglio della Tua misericordia di buon auspicio, che allontana con facilità ogni tipo di lamento materiale rendendo tutto puro e beato. In effetti, la Tua misericordia risveglia la felicità trascendentale e copre tutti i piaceri materiali. Con la Tua misericordia propizia, le controversie e i disaccordi che sorgono tra le diverse scritture vengono vinte. La Tua misericordia di buon auspicio diffonde dolcezze trascendentali e fa così giubilare il cuore. La Tua misericordia, che è piena di gioia, stimola sempre il servizio devozionale e glorifica l'amore coniugale per Dio. Possa la beatitudine trascendentale essere risvegliata nel mio cuore dalla Tua misericordia senza causa."]

“O Śrī Caitanya-deva! La Tua misericordia è come "amanda udayā", non c'è sfortuna per nessuno. Tu togli i desideri materiali con molta facilità. O Prabhu, non posseggo nemmeno un briciolo d'amore per i Tuoi piedi di loto. Ecco perché Ti ho lasciato e sono andato a Kāśī." Svarūpa Dāmodara pronunciò tali parole umili.

L'ESAMINATORE TRASCENDENTALE

Se qualcuno scriveva qualcosa, una poesia o dei versi, con il desiderio di presentarli a Sri Caitanya-deva, Svarūpa Dāmodara l’avrebbe condiviso con Sri Caitanya-deva solo dopo averne prima esaminato il contenuto. Altrimenti non lo condivideva. [Svarūpa Dāmodara li presentava corretti. Solo allora Srī Caitanya Mahāprabhu accettava di ascoltare. Sri Caitanya Mahāprabhu non era mai contento di ascoltare libri o versi contrari alle affermazioni conclusive del servizio devozionale. Al Signore non piaceva ascoltare rasābhāsa, la sovrapposizione dei sentimenti trascendentali. Era compito di Svarūpa Dāmodara Gosvāmī esaminare tutte le opere per scoprire se le loro conclusioni erano corrette. Solo allora permetteva che fossero ascoltate da Sri Caitanya Mahāprabhu. (Śrī Caitanya-caritāmṛta Madhya 10.112-114)]

SVARŪPA DĀMODARA È UN ŚUDDHA-VRAJAVĀSĪ

Sebbene Svarūpa Dāmodara non fosse mai stato a Vṛndāvana, Mahaprabhu si rivolse a lui come śuddha-vrajavāsī.

iṅho dāmodara-svarūpa - śuddha-vrajavāsī
aiśvarya nā jāne iṅho śuddha-preme bhāsi’

(Śrī Caitanya-caritāmṛta Madhya 14.217)

[“Svarūpa Dāmodara è un puro devoto di Vṛndāvana. Non sa nemmeno cosa sia l'opulenza, poiché è semplicemente assorto nel puro servizio devozionale."]

UN ASSOCIATO INTIMO DI CAITANYA MAHĀPRABHU

Negli ultimi dodici anni della Sua permanenza a Purī, Mahāprabhu trascorreva il Suo tempo rifugiandosi nei kīrtana di Svarūpa Dāmodara e negli śloka di Rāmānanda Rāya. Ecco perché Śrīla Kṛṣṇadāsa Kavirāja Gosvāmī ha citato nella Srī Caitanya-caritāmṛta, Madhya 2.77:

caṇḍīdāsa, vidyāpati, rāyera nāṭaka-gīti,
karṇāmṛta, śrī-gīta-govinda
svarūpa-rāmānanda-sane, mahāprabhu rātri-dine,
gāya, śune - parama ānanda

[Passava anche il tempo leggendo i libri e cantando le canzoni di Caṇḍīdāsa e Vidyāpati e ascoltando le citazioni dal Jagannātha-vallabha-nāṭaka, dal Kṛṣṇa-karṇāmṛta e dalla Gīta-govinda. Così, nell'associazione di Svarūpa Dāmodara e Rāya Rāmānanda, Sri Caitanya Mahāprabhu trascorse i Suoi giorni e le Sue notti cantando e ascoltando con grande piacere.]

Svarūpa Dāmodara conosceva molto bene il cuore di Sri Caitanya-deva e cantava i kīrtana in base al tempo e alle circostanze. [Śrī Svarūpa Dāmodara leggeva le poesie di Vidyāpati e Caṇḍīdāsa e la Śrī Gīta-govinda di Jayadeva Gosvāmī. Rendeva molto felice Sri Caitanya Mahāprabhu cantando queste canzoni. Svarūpa Dāmodara era un musicista esperto quanto i Gandharva, e nella discussione sulle scritture era proprio come Bṛhaspati, il sacerdote degli dei celesti. Pertanto, si deve concludere che non esisteva una grande personalità come Svarūpa Dāmodara. (Śrī Caitanya-caritāmṛta Madhya 10.115-116)] Rāmānanda Rāya è Viśākha e, nell'opinione di alcuni, Lalitā. Mahāprabhu trascorreva del tempo solo con loro due nei Suoi ultimi giorni. Non trascorse del tempo con nessun altro.

Quel glorioso Svarūpa Dāmodara ha lasciato questo mondo in questo giorno.

Jay! Śrī Svarūpa Dāmodara Ki-jay!!

[NOTA FINALE]

sannyāsa karilā śikhā-sūtra-tyāga-rūp
yoga-paṭṭa nā nila, nāma haila ‘svarūpa

(Śrī Caitanya-caritāmṛta, Madhya, 10.108)

[Accettando il sannyāsa, Puruṣottama Ācārya seguì i principi regolatori rinunciando alla ciocca di capelli e al filo sacro, ma non accettò l'abito color zafferano. Inoltre, non accettò un titolo da sannyāsī, ma rimase come un naiṣṭhika-brahmacārī.]

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Tradotto dal team di Bhaktiyoga.it