IN OCCASIONE DELLA DIVINA SCOMPARSA DI ŚRĪ VAKREŚVARA PAṆḌITA

DI ŚRĪ ŚRĪMAD BHAKTI VIJÑĀNA BHĀRATĪ GOSVĀMĪ MAHĀRĀJA

Oggi, 01 luglio 2025, ricorre il giorno della divina scomparsa di Śrī Vakreśvara Paṇḍita, l’Aniruddha dei kṛṣṇa-līlā. Di seguito, in onore a questo tithi, pubblichiamo un estratto di un bhāva anuvāda della kathā data da Śrīla Bhakti Vijñāna Bhāratī Gosvāmī Mahārāja nel suo tithi di apparizione del 25 giugno 2016.

BALLARE CON ENERGIA VULCANICA

Durante il Ratha-yātrā, Sri Caitanya Mahāprabhu danzava di fronte al Signore Jagannātha. Organizzava i vari devoti in sette gruppi, assegnando loro diversi sevā quali condurre il kirtana, cantare in coro, suonare la mṛdaṅga, danzare, ecc... Vakreśvara Paṇḍita fu scelto come danzatore nel quarto gruppo e Govinda Ghoṣa fu il suo principale kīrtanīyā.

Una volta che Vakreśvara Paṇḍita iniziava a ballare, lo poteva fare continuativamente per 72 ore (3 giorni e 3 notti consecutive). Pregò Caitanya-deva di fornirgli 10.000 Gandharva per fare kīrtana, mentre ballava, perché ciò gli avrebbe dato una grande felicità.

"daśa-sahasra gandharva more deha 'candramukha
tārā gāya, muñi nācoṅ - tabe mora sukha"

(Śrī Caitanya-caritāmṛta Ādi 10.19).

ESPIAZIONE DELLA VAIṢṆAVA APARĀDHA

Nel caso di Vaiṣṇava-aparādha, il Śrī Caitanya-bhāgavata menziona che, glorificando o servendo il Vaiṣṇava che si è offeso, si annulla l'effetto velenoso di quell’offesa.

[Mahaprabhu spiegò come espiare le offese ai Vaiṣṇava in risposta alla domanda di un brāhmaṇa. (Sri Caitanya-bhagavata, Antya 3.449-458)

Ascolta brahmana, se vuoi guarire dopo aver preso del veleno, devi ingerire l'ambrosia attraverso quella stessa bocca con cui hai preso il veleno. In questo modo, non solo il veleno verrà digerito, ma il tuo corpo diventerà immortale attraverso il potere divino dell'ambrosia. Ora lasciami rispondere alla tua domanda. Qualsiasi offesa tu abbia fatto inconsapevolmente è esattamente come aver preso del veleno. Ora devi usare quella stessa bocca per glorificare costantemente il nome e le qualità di Kṛṣṇa, che sono come l'ambrosia. Hai usato la lingua per insultare i devoti, ora usala per glorificarli. Glorifica i devoti con canzoni e poesie come i migliori dell'umanità. Distruggerò tutto il veleno dell’offesa attraverso l'ambrosia delle estasi delle glorie di Kṛṣṇa. Tutti commettono inconsapevolmente delle offese; questa è la verità. Se interrompessi ogni tipo di attività offensiva, e ti impegnassi semplicemente nel lodare Krishna e i Suoi devoti, allora saresti liberato da tutti i peccati che hai commesso, per quanto numerosi possano essere. Non sarai in grado di ottenere gli stessi risultati attraverso milioni di espiazioni.]

Una volta Devānanda Paṇḍita fu coinvolto in una vaiṣṇava-aparādha, perché non sollevò alcuna obiezione quando i suoi discepoli buttarono fuori dall'assemblea Śrīvāsa Paṇḍita, che era stato sopraffatto dall’estasi all’ascolto della recitazione dello Śrīmad-Bhāgavatam da parte di Devānanda Paṇḍita. Come risultato della sua offesa a Śrīvāsa Paṇḍita, Devānanda Paṇḍita non poté sviluppare l'amore per Dio, [o la fede in Sri Caitanya Mahaprabhu] nonostante il suo costante impegno al servizio dello Srimad-Bhagavatam.

Tuttavia un po' di tempo dopo, per sua fortuna, Devānanda Paṇḍita ebbe l'opportunità di servire Vakreśvara Paṇḍita. A causa di questo affettuoso servizio, Sri Caitanya Mahāprabhu mostrò il Suo favore a Devānanda Paṇḍita durante la Sua visita successiva, dicendo: “Sei il servitore del Mio caro devoto Vakreśvara Paṇḍita. Servendolo, mi hai fatto molto piacere."

Servendo Vakreśvara Paṇḍita, Devānanda Paṇḍita fu liberato dall'aparadha che aveva commesso contro Śrīvāsa Paṇḍita. L'offesa ai piedi di un Vaiṣṇava può essere espiata anche servendo un altro Vaiṣṇava superiore [nel caso in cui il Vaiṣṇava che è stato offeso non sia più presente per perdonare l’offesa o si ignori di aver commesso un'offesa a un Vaiṣṇava].

Questo è il modo in cui Mahāprabhu diede la Sua misericordia a Devānanda Paṇḍita. Mahāprabhu spiegò quindi i due tipi di bhāgavata, il grantha-bhāgavata e il bhakta-bhāgavata, che devono essere serviti entrambi. Il grantha-bhāgavata, o gli śāstra, possono essere serviti mediante śravaṇa e la kathā (l’ascolto e la ripetizione) mentre il bhakta-bhāgavata può essere servito nutrendolo e offrendogli altri servizi.

Non ho imparato tutto questo leggendo gli śāstra; l'ho sentito andando ai darśana dei Vaiṣṇava. Una volta, dopo il Navadvīpa Parikramā, non c'erano rickshaw in giro e la gente della Devānanda Gauḍīya Maṭha tornò a Māyāpura a piedi. Il nome da brahmacārī di Pujyapāda Vāmana Mahārāja a quel tempo era Sajjana-sevaka. Veniva da Chuṇchuṛā (la tipografia era lì in quel periodo), alla nostra maṭha con un contenitore di cemento da riempire di verdure e portarlo fino alla Devānanda Gauḍīya Maṭha. Non possiamo nemmeno immaginare questi servizi ora. Quando Śrī Śrīmad Bhakti Kamala Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja, Śrī Śrīmad Bhakti Pramoda Purī Gosvāmī Mahārāja, Śrīla Dāmodara Mahārāja, Śrī Śrīmad Bhaktiāloka Paramahaṁsa Gosvāmī Mahārāja, Śrī Śrīmad Bhakti Vicāra Yāyāvara Gosvāmī Mahārāja, Śrī Śrīmad Bhakti Rakṣaka Śrīdhara Gosvāmī Mahārāja e Guru Mahārāja s’incontravano, parlavano solo dell’hari-kathā. Non ho mai sentito altri tipi di discorsi; era sempre rigorosamente e solo hari-kathā. A quei tempi, non c'erano molte scritture disponibili stampate, eppure c'erano così tante folle per l'hari-bhajana.

GURU MAHĀRĀJA PARAGONATO A SRĪ VAKREŚVARA PAṆḌITA

Ogni anno dopo il festival di Gaura-pūrṇimā, Śrīla Śrīdhara Gosvāmī Mahārāja invitava molti dei suoi confratelli a partecipare a un programma nella sua Śrī Caitanya Sarasvata Maṭha a Kolera Gañj, Navadvīpa-dhāma. In una di queste occasioni il mio Guru Mahārāja, dopo il completamento del Gaura-pūrṇimā festival, era impegnato nella gestione di alcuni affari della Sri Caitanya Gauḍīya Maṭha, quali ad esempio salutare i pellegrini e regolare i conti e, nonostante il suo più sincero desiderio e gli sforzi per raggiungere la Srī Caitanya Sārasvata Maṭha in tempo, arrivò un po' tardi all'assemblea dei Vaiṣṇava riuniti lì. Dopo aver visto arrivare Guru Mahārāja, Śrī Śrīmad Bhakti Kamala Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja disse: "Mādhava Mahārāja, sei arrivato molto tardi oggi. Ti stiamo aspettando da molto tempo." Guru Mahārāja rispose: “Mahārāja, poiché sono venuti molti pellegrini alla nostra maṭha per il Navadvīpa-dhāma parikramā, abbiamo contratto un grande debito. Oggi ero impegnato a risolvere questi debiti e altre questioni, in modo che i servizi della maṭha potessero continuare. Tu e tutti gli altri Vaiṣṇava presenti, vi prego di perdonare il mio ritardo." Śrī Śrīmad Bhakti Vicāra Yāyāvara Gosvāmī Mahārāja, dopo aver ascoltato la risposta di Guru Mahārāja, disse: "Nārambhān ārabhet kvacit – Questa ostentazione non è necessaria. Perché ti sei preso più responsabilità di quante ne potevi gestire?"

Sentendo ciò, Śrī Śrīmad Bhakti Rakṣaka Śrīdhara Gosvāmī Mahārāja disse: "Mādhava Mahārāja, vorrei rispondere al commento di pūjyapāda Yāyāvara Mahārāja." “Sì, Mahārāja-jī. Come desiderate”, disse Guru Mahārāja. “Per un elefante", cominciò Śrīla Śrīdhara Gosvāmī Mahārāja, "un bastone di canna da zucchero è insignificante tanto quanto il nasavāra (tabacco), mentre per una formica, lo stesso bastone di canna da zucchero, è come una montagna. Un'attività che a noi può apparire come un grande sforzo non è nient’altro che uno sforzo insignificante per pūjyapāda Mādhava Mahārāja; lui può compiere tali azioni senza alcuna difficoltà. “A questo proposito, ho avuto un'esperienza diretta. Srīla Prabhupāda aveva inviato pūjyapāda Mādhava Mahārāja — allora noto come Hayagrīva Brahmacārī — e me per acquisire un po' di terra nel luogo di incontro di Caitanya Mahāprabhu con Rāya Rāmānanda a Kovvur, vicino alle rive del fiume Godāvarī, al fine di stabilire lì le impronte di Sri Mahaprabhu (pada-pīṭha). Dopo molti giorni di sforzi infiniti, dissi, ‘Hayagrīva Prabhu, Śrīla Prabhupāda ci ha inviato qui con grande speranza di ottenere un pezzo di terra su cui stabilire il padapīṭha di Mahāprabhu. Il nome da brahmacārī che mi ha dato Śrīla Prabhupāda era Rāmānanda dāsa, e questo è il luogo d'incontro di Mahāprabhu con Rāmānanda Raya. Sebbene abbiamo fatto del nostro meglio per acquisire terreni, non ci siamo riusciti. Qual è la tua opinione? Dovremmo rimanere qui più a lungo o dovremmo partire per Madras per predicare?' "Srī Hayagrīva Prabhu rispose, "È mia sensazione che finora non abbiamo fatto sforzi particolari. Penso che dovremmo continuare i nostri sforzi per un altro po' di tempo.’"

Śrīla Śrīdhara Gosvāmī Mahārāja allora disse a tutti i Vaiṣṇava presenti, “Potete stimare la sua capacità da questa sua affermazione. L'apparente punto finale dei nostri tentativi era per lui un punto di partenza per rinnovati sforzi. Più tardi, attraverso i suoi instancabili sforzi, fu acquisito un appezzamento di terra a Kovvur e una maṭha vi fu stabilita. Śrīla Prabhupāda era solito fare riferimento a Sri Hayagrīva Brahmacārī come "energia vulcanica". Srī Vāsudeva Prabhu lo chiamava sarva ghaṭe, uno che eccelle nel portare a termine tutti i tipi di compiti. “La mia visione personale di pūjyapāda Mādhava Mahārāja è che lui è paragonabile a nientemeno che Śrīla Vakreśvara Paṇḍita, un compagno intimo di Sriman Mahaprabhu che poteva danzare ininterrottamente durante il kirtana per settantadue ore senza affaticarsi.”

IL RICORDO DEL SIGNORE E DEI SUOI DEVOTI: IL SUCCESSO NELLA VITA DI UN DEVOTO

Sia il giorno dell'apparizione che quello della scomparsa di un Vaiṣṇava è ugualmente adorabile. Perché?

avismṛtiḥ kṛṣṇa-padāravindayoḥ
kṣiṇoty abhadrāṇi ca śaṁ tanoti
sattvasya śuddhiṁ paramātma-bhaktiṁ
jñānaṁ ca vijñāna-virāga-yuktam

(Śrīmad-Bhāgavatam 12.12.55)

Con il ricordo tutta la sfortuna s’indebolirà e scomparirà. Poi conferirà buon auspicio. La mente diventerà pura e la bhakti per il Signore si svilupperà. Jñāna (conoscenza della nostra forma eterna e della forma eterna del Signore) si svilupperà. Jñāna significa conoscenza e vijñāna significa conoscenza realizzata, o conoscenza con comprensione (o esperienza). Che cos'è vairāgya? Esistono due tipi di vairāgya: negativa e positiva. Quella negativa implica il distacco verso gli oggetti terreni mentre quella positiva è l'attaccamento verso il Signore. Entrambe verranno simultaneamente perché la mente non può essere lasciata libera; ha bisogno di attaccarsi a qualcosa. Ecco perché Viśvāmitra cadde anche dopo aver compiuto austerità per 60.000 anni. Anche Saubhari fece austerità per 10.000 anni, ma in seguito sposò le 50 figlie del re Māndhātā.

Il nostro successo dipende dal ricordo del Signore e dei Suoi devoti. Srila Narottama Dāsa Ṭhākura ha detto– “aśeṣa māyāte mana magano hoilo, vaiṣṇavete leśa-mātra rati nā janmilo” - quando la nostra mente corre verso māyā, allora non svilupperemo amore per i Vaiṣṇava.

Ci ha insegnato pentendosi - "prabhu lokanātha pada nāhi to smaraṇa" - il mio ricordo non è nei piedi di loto del mio Guru. Come ha ottenuto il suo Guru? Srila Jīva Gosvāmī gli ordinò di cercare il rifugio di Śrīla Lokanātha Dāsa Gosvāmī, che fu il primo Gauḍīya Vaiṣṇava (insieme a Srila Bhūgarbha Gosvāmī) ad andare a Vṛndāvana.

A causa dell'umiltà presente nei cuori di Śrīla Bhaktivinoda Ṭhākura e di Śrīla Narottama Dāsa Ṭhākura, il nostro parama Gurujī [Śrīla Prabhupāda Bhaktisiddhānta Sarasvatī Gosvāmī Ṭhākura] ci ha permesso solo a noi di cantare i loro kirtana. Una volta ad Agartalā, un brahmacārī iniziò a cantare un kīrtana hindi e il nostro Guru Mahārāja gli chiese di smettere immediatamente. Il brahmacārī rispose che diversamente le persone non avrebbero capito. Gurujī osservò: “Questo kīrtana hindi è diventato necessario a Agartalā? Finché vivrò questo non si deve ripetere.” Il brahmacārī fu intimidito dalla forza della feroce convinzione di Guru Mahārāja. Avevano questo tipo di convinzione feroce. Il fratello di Srīla Keśava Gosvāmī Mahārāja si oppose agli insegnamenti di Prabhupāda, quindi quando vedeva qualcuno che gli aveva fatto visita, Śrīla Keśava Gosvāmī Mahārāja prendeva pañca-gavya [una miscela purificante di cinque prodotti della mucca - urina di mucca, sterco di mucca, latte, yogurt e burro chiarificato] come forma di penitenza. Questi Vaiṣṇava erano così fermi nelle loro convinzioni e completamente distaccati dalle questioni mondane.

Il discepolo di Vakreśvara Paṇḍita è Gopāla Guru. Il luogo di Gopāla Guru è alla Rādhākānta Maṭha, che è il Gambhīrā. In Orissa ci sono molte persone della sampradāya di Vakreśvara Paṇḍita. Oggi, nel giorno della sua scomparsa, prego per ricevere la sua misericordia.

Jay! Śrī Vakreśvara Paṇḍita Ki-jay!!

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Tradotto dal team di Bhaktiyoga.it