IN OCCASIONE DELLA DIVINA SCOMPARSA DI ŚRĪLA BHAKTI KAMALA MADHUSŪDANA GOSVĀMĪ MAHĀRĀJA

DI ŚRĪ ŚRĪMAD BHAKTI VIJÑĀNA BHĀRATĪ GOSVĀMĪ MAHĀRĀJA

Oggi, 05 luglio 2025, ricorre il giorno della divina scomparsa di Śrī Śrīmad Bhakti Kamala Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja, un caro discepolo di Śrīla Bhaktisiddhānta Sarasvatī Ṭhākura Prabhupāda. Di seguito, in onore a questo tithi, pubblichiamo un estratto delle sue glorie da 'I Miei Amati Maestri' di Śrī Śrīmad Bhakti Vijñāna Bhāratī Gosvāmī Mahārāja.

ARRESA A ŚRĪLA PRABHUPĀDA

Śrī Śrīmad Bhakti Kamala Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja apparve in una famiglia di brāhmaṇa, ed era precedentemente conosciuto come Śrī Nṛpendra Sanyāla. Prima di rifugiarsi ai piedi di loto di Śrīla Prabhupāda, Śrī Nṛpendra Sanyāla lavorò come reporter per il famoso quotidiano bengalese Amṛta Bāzār Patrikā. Una volta, lui e altri reporter, si recarono alla Bāgbāzār Gauḍīya Maṭha per seguire la mostra Sat-śikṣā-pradarśinī organizzata da Śrīla Prabhupāda.

Attraverso una serie di diorami, la mostra espose varie pratiche corrotte prevalenti nella comunità Gauḍīya Vaiṣṇava. Tali pratiche includevano lo sbucciare le arachidi usando le śāligrāma-śilā, chiedere soldi per far ottenere il darśana delle divinità, guadagnare soldi con la recitazione dello Śrīmad-Bhāgavatam e il conferimento dei mantra, il consumo di carne e vino da parte dei brāhmaṇa e l'associazione priva di ogni ritegno con donne da parte dei Bābājī che avevano accettato l'abito di un rinunciato. Śrī Nṛpendra Sanyāla era incline ad acquisire quanta più conoscenza possibile, e quindi pose molte domande ai devoti presenti. Osservando la sua curiosità, i devoti lo portarono dal loro gurudeva, Śrīla Prabhupāda Bhaktisiddhānta Sarasvatī Gosvāmī Ṭhākura.

Fu allora che Śrī Nṛpendra Sanyāla incontrò Śrīla Prabhupāda per la prima volta e ricevette l'opportunità di ascoltare dalla sua bocca di loto i concetti puri della linea Gauḍīya riguardo il bhāgavata-dharma, la bhāgavata-paramparā e l'inseparabile connessione tra brāhmaṇa e Vaiṣṇava.

Era sorprendente il modo particolare con cui Śrīman Mahāprabhu organizzava affinché ogni personalità andasse da Śrīla Prabhupāda. Śrī Nṛpendra Sanyāla fu così profondamente impressionato dalla mancanza di paura di Śrīla Prabhupāda, che ogni volta che se ne presentava l'occasione, visitava la maṭha per ascoltare l'hari-kathā e il kīrtana. Contemplò profondamente il significato del sādhu-saṅga, il vero scopo della vita umana, le glorie di un’autentica discendenza spirituale e molti altri argomenti importanti.

Dopo un'attenta introspezione, Śrī Nṛpendra Sanyāla decise: "Mi rifugerò ai piedi di loto di questa grande personalità, diventerò il suo più insignificante servitore, cercherò di capire i suoi veri stati d'animo interiori e dedicherò la mia vita al propizio lavoro che ha iniziato.” Fu profondamente influenzato dalla decisione di Śrīla Prabhupāda di dedicare la sua vita ad assumersi una tale responsabilità. Poco dopo, rivelò il suo cuore a Śrīla Prabhupāda, e Śrīla Prabhupāda gli conferì l’harināma e i mantra-dīkṣā e gli diede il nome Śrī Narottamānanda Brahmacārī.

SERVIRE IN SEPARAZIONE

Śrī Narottamānanda Brahmacārī era un abile giornalista e particolarmente esperto nella lingua inglese. Osservando la sua attenzione e la sua capacità di ripetere in modo eloquente tutto ciò che sentiva, Śrīla Prabhupāda lo mandò, insieme ad altri sannyāsī e brahmacārī, a predicare a Mumbai sotto la guida di Śrī Śrīmad Bhakti Rakṣaka Śrīdhara Gosvāmī Mahārāja. Lì, Śrī M.P. Engineer, il presidente della Società Teosofica e, in seguito, il primo avvocato generale dell'India indipendente, invitò i predicatori della Gauḍīya Maṭha a parlare in una delle riunioni della società. Fu fortemente ispirato dalla conferenza di Śrīla Śrīdhara Gosvāmī Mahārāja, così come dal kīrtana, dalla condotta e dalle convinzioni dei devoti.

Più tardi, quando Śrīla Prabhupāda visitò Mumbai, Śrī M.P. Engineer gli chiese di fondarvi un ramo della Gauḍīya Maṭha. Prima di dare una risposta, Śrīla Prabhupāda chiese a Śrī Narottamānanda Brahmacārī, "Ti sentiresti a disagio se ti assegnassi la responsabilità di predicare a Mumbai?"

In risposta, Śrī Narottamānanda Brahmacārī citò un kīrtana composto da Śrīla Bhaktivinoda Ṭhākura:

tomāra sevāya, duḥkha haya ĵatô
seo tô’ parama sukha
sevā-sukha-duḥkha, parama-sampada,
nāśaye avidyā-duḥkha

Śaraṇāgati (Ātma-nivedana 8.4)

[Qualunque sofferenza possa provare nel corso del servizio, è in realtà la più grande delle gioie. I dolori e i piaceri che derivano dal servirti sono la più grande ricchezza, poiché distruggono la miseria dell'ignoranza.]

Continuò: “Sebbene un devoto neofita come me abbia il massimo beneficio spirituale dall'associazione diretta di śrī guru, sono comunque convinto che non mi priverai dello stesso beneficio se obbedissi alle tue istruzioni di servirti a distanza.”

Secondo le istruzioni e la guida di Śrīla Prabhupāda, Śrī Narottamānanda Brahmacārī predicò in tutta Mumbai. Mentre era lì, Śrīla Prabhupāda lo benedì misericordiosamente inviandogli un set dei dodici canti dello Śrīmad-Bhāgavatam con inciso il nome 'Narottamānanda Brahmacārī.' Ricordando questo fatto, Śrīla Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja diceva: “Ho ritenuto il dono di Śrīla Prabhupāda come un’istruzione a preoccuparmi della pratica e della predica del śrī bhagavata-dharma."

IL LOTO DELLA DEVOZIONE

Śrī Narottamānanda Brahmacārī teneva sermoni eccezionalmente dolci sullo Śrīmad-Bhāgavatam, spiegando ogni argomento con ragionamenti validi e senza mezzi termini.

Śrīla Prabhupāda teneva un registro completo delle attività di predica dei suoi discepoli. Molto contento dell'entusiasmo e della competenza con cui Śrī Narottamānanda Brahmacārī predicò il bhāgavata-dharma, gli conferì quindi un certificato Śrī Gaura Āśīrvāda e il titolo "Bhakti Kamala", che significa "il loto della devozione." Śrī Śrīmad Bhakti Rakṣaka Śrīdhara Gosvāmī Mahārāja onorò questo titolo quando assegnò il sannyāsa a Śrī Narottamānanda Brahmacārī, dandogli il nome "Śrī Bhakti Kamala Madhusūdana Mahārāja."

IL FRUTTO DEL SUO INESTIMABILE SERVIZIO DI PREDICA

Inizialmente, dopo la dipartita di Śrīla Prabhupāda, Śrī Śrīmad Bhakti Prajñāna Kesava Gosvāmī Mahārāja, Śrī Śrīmad Bhakti Kamala Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja e Śrī Śrīmad Bhaktyāloka Paramahamsa Mahārāja si unirono per predicare il messaggio di Śrīla Prabhupāda sotto la bandiera della Śrī Gaudiya Vedanta Samiti, un’organizzazione che avevano fondato. Śrīla Keśava Gosvāmī Mahārāja accettava discepoli e Śrīla Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja e Śrīla Paramahaṁsa Mahārāja predicavano sotto la sua guida. Fu per la predica e l’associazione di Śrīla Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja che Śrīla Kesava Gosvāmī Mahārāja ottenne due gioielli importanti e preziosi: Śrī Rādhānatha Vanacārī e Śrī Gaura-nārāyaṇa Vanacārī, divenuti poi Śrī Bhaktivedanta Trivikrama Mahārāja e Śrī Bhaktivedanta Narayana Mahārāja. Questo suo contributo rimarrà inserito per sempre in lettere d'oro, nelle cronache dei Sārasvata Gauḍīya Vaiṣṇava.

ACQUISIRE TERRA PER LA SUA MAṬHA DI MĀYĀPURA

Più tardi, quando sorsero differenze tra i membri di spicco della Gauḍīya Vedānta Samiti, Guru Mahārāja fu chiamato a riconciliare quelle differenze e a risolvere la situazione. Dopo aver ascoltato ciascuno dei loro punti di vista, Guru Mahārāja concluse che “Śrī Keśava Mahārāja ha molti discepoli rinunciati, e quindi è meglio che la Śrī Devānanda Gauḍīya Maṭha rimanga con lui. Śrī Madhusūdana Mahārāja dovrebbe continuare a predicare dalla maṭha di Bardhamāna, e più tardi lo assisterò personalmente nell'acquisizione di un appezzamento di terra a Māyāpura e nella costruzione di una maṭha. Śrīla Paramahaṁsa Mahārāja dovrebbe ricevere una quantità sufficiente di fondi, in modo che possa acquistare terreni a Māyāpura e continuare i suoi servizi nel modo più appropriato.”

La soluzione proposta da Guru Mahārāja fu prontamente accettata da tutte le parti coinvolte. Poco dopo, Guru Mahārāja ispirò una signora devota, Śrīmati Panna Ma, una discepola di Śrīla Kesava Gosvāmī Mahārāja che aveva intrapreso il sentiero della bhakti dopo aver ascoltato l’hari-katha da Śrīla Madhusudana Gosvāmī Mahārāja, ad acquisire della terra a Śrīdhama Mayapura per Śrīla Madhusudana Gosvāmī Mahārāja e, fedele alla sua parola, Guru Mahārāja assistette personalmente alla costruzione della maṭha di Śrīla Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja per quanto possibile.

UNA PROSPETTIVA UNICA SUL PRASĀDA

Durante il festival di installazione delle divinità alla Śrī Kṛṣṇa Caitanya Maṭha, la maṭha di Māyāpura di Śrīla Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja, assistei Śrī Śrīmad Bhakti Pramoda Purī Gosvāmī Mahārāja nell'esecuzione della cerimonia di installazione. Fu allora che Śrīla Madhusūdana Mahārāja mi rivelò una visione speciale riguardo al prasāda.

Osservando che l'offerta della bhoga alle divinità sarebbe stata ritardata a causa dell'età avanzata di Śrīla Purī Gosvāmī Mahārāja e alla sua dedizione per la perfezione nella cerimonia di installazione, Śrīla Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja mi disse: “Prepara rapidamente il piatto dell’offerta di Ṭhākura-jī e tienilo dentro la sala dell'altare, così che Śrī Purī Mahārāja possa fare l'offerta della bhoga quando è conveniente per lui. I Vaiṣṇava riuniti qui oggi provengono da vari luoghi e hanno altri servizi da eseguire altrove. Non voglio farli aspettare troppo a lungo; sono certo che vorrebbero tornare puntualmente alle loro rispettive case e asrama. Una volta che la prima porzione di bhoga è stata messa da parte per Ṭhākura-jī, inizierò a distribuire il prasāda tra i Vaiṣṇava.”

Śrīla Mahārāja spiegò: "Non sottoscrivo l'idea che il prasāda non debba essere considerato prasāda fino a quando tutte le preparazioni del piatto di Ṭhākura-jī non saranno state rimescolate con i rispettivi recipienti da cui provenivano. Credo che in circostanze speciali, non vi sia alcun difetto nel distribuire il prasāda ai Vaiṣṇava una volta che la prima porzione di bhoga è stata messa da parte e portata nella stanza delle divinità per essere offerta. Non c'è nemmeno bisogno di aspettare che il pūjārī porti l'offerta della bhoga fuori dalla stanza delle divinità. In occasioni come questa, la propizia installazione della forma di divinità di Bhagavān, ci sarà sicuramente un ritardo. Ma poiché i Vaiṣṇava sono l’oggetto del nostro servizio, non dovremmo farli aspettare. Pertanto, a parte quelli che vogliono osservare l'offerta della bhoga alle nuove divinità e il bhoga-āratī, è appropriato che ai devoti sia servito il prasāda puntualmente.”

Una volta che le offerte di bhoga furono portate nella stanza delle divinità, Śrīla Mahārāja ordinò ad alcuni devoti di distribuire il prasāda. Quella fu la prima volta nella mia vita che vidi distribuire il prasāda subito dopo che il piatto di Ṭhākurajī era stato preparato e prima che fosse fatta effettivamente l'offerta.

LA SUA CONFORMITÀ ESEMPLARE AI VAIṢṆAVA PIÙ ANZIANI

Durante la manifesta presenza di Śrīla Prabhupāda, Śrīla Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja rimase sotto la guida diretta del suo gurudeva. Dopo la scomparsa di Śrīla Prabhupāda, servì sotto la guida del suo confratello più anziano Śrī Śrīmad Bhakti Prajñāna Keśava Gosvāmī Mahārāja e, in seguito, con un altro confratello anziano, Śrīla Bhakti Rakṣaka Śrīdhāra Gosvāmī Mahārāja, che gli concesse il sannyāsa. Prima di procedere con qualsiasi servizio, consultava sempre i suoi confratelli per ricevere il loro permesso. In questo modo corroborava il principio secondo cui il vaiṣṇava-dharma deve essere osservato rimanendo sotto la guida dei devoti anziani, e che non si può rimanere saldi nel vaiṣṇava-dharma rimanendo indipendenti e liberi.

RIFERIRSI AL SUO CONFRATELLO COME A UNA MANIFESTAZIONE DI ŚRĪ GURU

Alcuni Sārasvata Gauḍīya Vaiṣṇava sostenevano che mentre si recita il jaya-dhvani, o anche in generale, si dovrebbe usare il termine oṁ vṣṇupāda solo in relazione al nome del proprio dīkṣā-guru e con nessun altro, nemmeno il proprio sikṣā-guru. Tuttavia, ho sempre visto personalmente come Śrīla Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja, che riconosco come un autentico guru nella nostra linea di maestri spirituali, usava questo titolo onorifico prima di pronunciare il nome del suo confratello più anziano Śrī Śrīmad Bhakti Rakṣaka Śrīdhara Gosvāmī Mahārāja, che gli concesse il sannyāsa-mantra e che considerava il suo śikṣā-guru.

Śrīla Mahārāja diceva: “Poiché il dīkṣā-guru e il śikṣā-guru sono considerati non diversi nella tattva, è giusto includere oṁ vṣṇupāda prima di entrambi i loro nomi. In effetti, sarebbe improprio non farlo. Poiché ha completamente interiorizzato il carattere, la condotta, gli insegnamenti e le concezioni esemplari di Śrīla Prabhupāda, considero Śrīla Śrīdhara Gosvāmī Mahārāja come una seconda manifestazione di Śrīla Prabhupāda. Pertanto, ritengo che sia degno del titolo oṁ viṣṇupāda.”

La resa insondabile di Śrīla Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja a uno dei suoi stessi confratelli è esemplare. Ciò denota ulteriormente, e stabilisce in modo evidente, la sua disposizione altamente evoluta e l'umiltà Vaiṣṇava.

LA SUA NATURA RISPETTOSA E GENTILE

Quando Guru Mahārāja progettò che le divinità del ramo di Calcutta della Śrī Caitanya Gauḍīya Maṭha entrassero nella loro nuova stanza nel giorno di buon auspicio della puṣyābhiṣeka (pioggia di fiori) di Śrī Kṛṣṇa, invitò quasi tutti i suoi illustri confratelli, tra cui Śrīla Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja, a partecipare a un festival di cinque giorni in celebrazione dell'occasione. Quando Śrīla Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja arrivò alla maṭha, mi chiamò nella sua stanza e mi chiese dolcemente: “Non ti dispiacerà se ti faccio notare un errore che hai fatto, vero?”

"Certo che no, Mahārāja", dissi. “In effetti, sarei grato di avere la possibilità di fare ammenda. Per favore, dimmi cosa ho fatto di sbagliato.”

Śrīla Mahārāja indicò quindi le pareti della stanza. "Non hai messo ganci alle pareti per legare una zanzariera", disse.

“Mahārāja”, dissi, “non ho messo i ganci, poiché avrebbero interferito con il lavoro di intonacatura non ancora terminato. Ma ora che il lavoro è stato completato, organizzerò subito l'installazione dei ganci.”

Nonostante la sua posizione elevata, Śrīla Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja non parlava mai a nessuno a voce alta. Era molto attento e premuroso nei suoi rapporti con i devoti più giovani, ed era sempre attento a non ferire nessuno con le sue parole.

IL SUO PROFONDO RISPETTO PER GURU MAHĀRĀJA

Un giorno, durante un festival presso il centro di Hyderabad della Śrī Caitanya Gauḍīya Maṭha, assistetti a una conversazione amichevole e divertente tra Śrīla Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja e Śrī Śrīmad Bhakti Vikāśa Hṛṣīkeśa Gosvāmī Mahāraja. Mentre ricordavano del loro tempo insieme durante la manifesta presenza di Śrīla Prabhupāda, si prendevano in giro affettuosamente l'un l'altro, dicendo cose del tipo: "È stata colpa tua se non ho potuto eseguire il Vraja-maṇḍala parikramā", e si accusavano scherzosamente dicendo: "Hai fatto questo,” e, “No, tu l'hai fatto.” Rimasi sorpreso tuttavia di vedere che, non appena Guru Mahārāja entrò nella stanza, i loro scherzi si placarono immediatamente e iniziarono a discutere tra loro in modo disciplinato. Poi, una volta che Guru Mahārāja lasciò la stanza, tornarono al loro divertimento.

Dalla loro condotta, capii che sebbene Śrīla Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja e Śrīla Hṛṣīkeśa Gosvāmī Mahārāja si comportavano l'un l'altro come tipici amici, possedevano un rispetto reverenziale per Guru Mahārāja.

REALIZZARE IL SUO SERVIZIO ATTRAVERSO I MEZZI PIÙ APPROPRIATI

Ho visto personalmente Śrīla Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja interagire con Guru Mahārāja in vari modi a seconda del tempo, del luogo e delle circostanze. Una volta, alla maṭha di Navadvīpa di Śrī Śrīmad Bhakti Rakṣaka Śrīdhara Gosvāmī Mahārāja, in occasione del Śrī Jagannātha Miśra Mahotsava (il giorno dopo Śrī Gaura-pūrṇīmā), si rivolse a Guru Mahārāja come se si stesse lamentando. "Sei arrivato in ritardo", disse. “È appropriato che tutti ti aspettino? Per favore, non arrivare nuovamente in ritardo.”

Un'altra volta, a Śrī Jagannātha Purī, elogiò Guru Mahārāja, dicendo: “Nessun altro è stato in grado di offrire lo stesso servizio che hai fatto tu. Per tua grazia, abbiamo la fortuna di riunirci qui oggi nel luogo di apparizione di Śrīla Prabhupāda.”

Un'altra volta ancora disse a Guru Mahārāja durante una spiegazione dello Śrīmad-Bhāgavatam: “È solo seguendo ogni istruzione del grantha-bhagavata che si diventa bhakta-bhagavata.”

La chiave per comprendere il significato di questi differenti comportamenti, si trova in un kīrtana di Śrīla Bhaktivinoda Ṭhākura: “antare-bāhire, sama vyavahāra, amānī mānada ha’bô - non ci sarà alcuna divergenza tra il mio comportamento interiore e quello esteriore. Non desidererò onore per me stesso e offrirò invece rispetto agli altri.” In altre parole, Śrīla Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja si comportava secondo le esigenze del servizio. Sia che si trattasse di insegnare, istruire, lodare o castigare, sceglieva sempre i mezzi che meglio avrebbero realizzato il piacere di Śrī Hari, guru e Vaiṣṇava.

IL SUO RICONOSCIMENTO DEL MIO SERVIZIO ALLE MUCCHE

Una volta Śrīla Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja vide i corpi luminosi delle mucche nel nostro tempio di Māyāpura della Śrī Caitanya Gauḍīya Maṭha, e mi chiese: "Chi serve queste mucche?"

Risposi: "Io, Mahārāja-jī"

"Come ti chiami?" chiese.

"Narottama Brahmacārī.”

"No, voglio sapere il cognome che avevi prima di unirti alla maṭha.” "In precedenza ero conosciuto come Narottama Cakravartī.”

“Cakravartī, dici? Sì. Tu vieni da una famiglia di brāhmaṇa e possiedi sicuramente le qualità che si addicono ai Vaiṣṇava, che sono i veri brāhmaṇa. Ecco perché stai servendo queste mucche così bene. A causa di un complesso di inferiorità, uno dei miei discepoli si rifiuta di servire le mucche nella nostra maṭha. Lui dice: "Sono un brahmacārī e dovrei servire Ṭhākura-jī. Perché dovrei invece servire le mucche?" Bene, posso vedere chiaramente che Śrī Mādhava Mahārāja sa molto bene chi impegnare nei vari servizi.”

L'APPREZZAMENTO DI UN CONFRATELLO PIÙ ANZIANO

Su indicazione di Śrī Śrīmad Bhakti Rakṣaka Śrīdhara Gosvāmī Mahārāja, Śrīla Madhusudana Gosvāmī Mahārāja condusse il Śrī Navadvīpa-dhama parikramā della Śrī Caitanya Sārasvata Maṭha per molti anni e servì anche come direttore della rivista bengalese della maṭha, il Śrī Gaudiya-darśana. Śrīla Śrīdhara Gosvāmī Mahārāja disse: “Servitori ce ne sono in abbondanza, ma è una grande fortuna trovare devoti come Śrīla Madhusūdana Mahārāja che sono disposti ad accettare la piena responsabilità di un compito e realizzarlo. È solo grazie a lui che non devo preoccuparmi di molte cose e posso eseguire il mio bhajana in pace.”

IL SUO APPREZZAMENTO PER LA DETERMINAZIONE DI GURU MAHĀRĀJA

In occasione del vyāsa-pūjā di Śrīla Prabhupāda del 1978, Guru Mahārāja organizzò un grande festival nel luogo di apparizione di Śrīla Prabhupāda, recentemente acquisito a Purī. Quando Śrīla Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja si rivolse all'assemblea, disse: “Noi discepoli di Śrīla Prabhupāda siamo molti, ma a parte Śrī Mādhava Mahārāja, nessuno di noi ha tentato di preservare il glorioso luogo di apparizione di Śrīla Prabhupāda. Sebbene molti discepoli di Śrīla Prabhupāda avessero a disposizione ampi mezzi, non fecero nulla. Ma ciò che a Śrī Mādhava Mahārāja mancava in risorse finanziarie, lo compensò con un ardente determinazione. Fu con questa determinazione che riuscì a realizzare l'impossibile.”

Dopo che Guru Mahārāja manifestò il suo passatempo della scomparsa, ricordo anche il modo in cui Śrīla Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja si fece avanti per impartire l'ispirazione tanto necessaria quando le divinità di Śrīla Prabhupāda, di Śrīman Mahāprabhu e di Śrī Śrī Rādha-Nāyana-mani furono installate nella maṭha di nuova costruzione.

GLORIFICAZIONE DI PŪJYAPĀDA MADHUSŪDANA MAHĀRĀJA

Composta sotto la direzione di Śrī Śrīmad Bhakti Pramoda Purī Gosvāmī Mahārāja

IL SUO INDOMITO ENTUSIASMO E COMPETENZA

Il nostro più adorabile Śrīla Prabhupāda notò la sincera propensione di Śrī Narottamānanda Prabhu a servire Śrī Hari, guru e Vaiṣṇava, specialmente il suo particolare attaccamento ad ascoltare e a parlare l’hari-kathā. Per questo motivo, Śrīla Prabhupāda lo inviò insieme a numerosi tridaṇḍi sannyāsī veterani a predicare in tutta l'India i principi della pura bhakti esposti dalla bocca di loto di Śrīman Mahāprabhu. Ci sono state molte occasioni in cui Śrīla Prabhupāda osservò personalmente l'entusiasmo e la competenza indomabili con cui Śrī Narottamānanda Prabhu tenne conferenze e compì il kīrtana in assemblee onorate dalla presenza di illustri intellettuali, e notò anche il modo in cui si assunse numerose responsabilità legate alla fondazione di maṭha e templi. Śrīla Prabhupāda fu anche molto contento di vedere come Śrī Narottamānanda Brahmacārī era sempre pronto e desideroso di offrire tutti i tipi di servizi con mente pacifica e con un dolce sorriso sul volto. A nome del Śrī Navadvīpa-dhāma Pracāriṇī Sabhā, Śrīla Prabhupāda gli conferì profonde e affettuose benedizioni assegnandogli il titolo, devotamente significativo, di "Bhakti Kamala", che significa “il loto della devozione.”

CAUSA DI DELIZIA PER I SUOI CONFRATELLI

Nitya-līlā-praviṣṭa pujyapāda Śrīmad Bhakti Rakṣaka Śrīdhara Mahārāja, pujyapada Śrīmad Bhakti Vicāra Yāyāvara Mahārāja, pujyapāda nāma-bhajanānandī Śrīla Kṛṣṇadāsa Bābājī Mahārāja, pujyapāda Śrīmad Bhakti Dayita Mādhava Mahārāja e altri importanti discepoli confidenziali di Śrīla Prabhupāda, provavano sempre grande gioia nell’ascoltare le lezioni di pūjyapāda Madhusūdana Mahārāja sullo Śrīmad-Bhāgavatam.

UN TESORO DI TUTTE LE VIRTÙ

Tutte le qualità di Śrī Kṛṣṇa si manifestano nei Suoi devoti, e Śrīpāda Madhusūdana Mahārāja era dotato di infinite qualità Vaiṣṇava. Oggi stiamo vivendo in modo acuto l'assenza di questo Vaiṣṇava sannyāsī, che era un tesoro di tutte le virtù. Il dolore di non poterlo più vedere sta diventando assolutamente intollerabile per noi.

IL PROFONDO TORMENTO DEL NOSTRO CUORE

I devoti che si impegnano veramente nell’eseguire il kīrtana, ovvero la propagazione del messaggio e delle verità conclusive riguardanti la pura bhakti come esposta da Śrī Śrī Guru-Gaurāṅga, sono molto rari in questo mondo. L'assenza di tali devoti dalla nostra visione porta un profondo tormento al cuore, al punto da non poter mai essere espresso a parole. Tuttavia, i desideri della Persona Suprema sovrana, Puruṣottama Kṛṣṇa, che tutto controlla di Sua libera volontà, sono completamente indipendenti e indiscutibili. Lui richiama da questo mondo coloro che Gli sono cari, e dà loro un posto ai Suoi piedi, immergendoci così in un oceano di separazione. Ci fa ricordare queste parole: "vaiṣṇavera guṇa-gāna karile jīvera trāṇa — il canto delle glorie dei Vaiṣṇava libera gli esseri viventi.” Così, ci insegna a seguire gli ideali esemplificati dal bhajana dei Suoi devoti. Solo questo costituisce le acque che possono consolare i nostri cuori, che bruciano in un fuoco di angoscia.

Estratti da un articolo pubblicato nel

Śrī Caitanya-vāṇī (Anno 31, Volume

Jay! Śrī Śrīmad Bhakti Kamala Madhusūdana Gosvāmī Mahārāja Ki-jay!!

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Tradotto dal team di Bhaktiyoga.it