Ispirato da Srila Shyam Das Baba
IN OCCASIONE DELLA DIVINA SCOMPARSA DI ŚRĪLA BHAKTI SAURABHA BHAKTISĀRA GOSVĀMĪ MAHĀRĀJA
DI ŚRĪ ŚRĪMAD BHAKTI VIJÑĀNA BHĀRATĪ GOSVĀMĪ MAHARAJA
Oggi, 12 luglio 2025, ricorre il giorno della divina scomparsa di Śrī Śrīmad Bhakti Saurabha Bhaktisāra Gosvāmī Mahārāja, un caro discepolo di Śrīla Bhaktisiddhānta Sarasvatī Ṭhākura Prabhupāda. Di seguito, in onore a questo tithi, pubblichiamo un estratto delle sue glorie da 'I Miei Amati Maestri' di Śrī Śrīmad Bhakti Vijñāna Bhāratī Gosvāmī Mahārāja.
ACCETTARE IL RIFUGIO DEI PIEDI DI LOTO DI ŚRĪLA PRABHUPĀDA
Śrī Śrīmad Bhakti Saurabha Bhaktisāra Gosvāmī Mahārāja apparve nel distretto di Khulna nel Bengala Orientale (l'attuale Bangladesh) e gli fu dato il nome Nanda-dulāla. Studiò ingegneria al Ravenshaw College di Cuttack, dove entrò in contatto con Śrī Śrīmad Vraja-bihārī dāsa Bābājī Mahārāja, responsabile della maṭha locale istituita da Śrīla Prabhupāda.
Sebbene Śrīla Bābājī Mahārāja non fosse ben istruito, teneva lezioni quotidiane sulla Śrī Caitanya-caritāmṛta, secondo l'ordine di Śrīla Prabhupāda. A causa del suo analfabetismo, il suo modo di esprimersi non era particolarmente accademico. Tuttavia, illustri accademici e professori inglesi furono così commossi dalla sua semplicità che si unirono alla Gauḍīya Maṭha e divennero devoti iniziati. Spesso diceva ai suoi ascoltatori: “Sono solo un operaio del mio gurudeva e di Śrī Caitanya Mahāprabhu. Il mio modo di esprimermi potrebbe essere inadeguato, ma ho sempre fatto del mio meglio per assicurarmi che il loro messaggio raggiungesse le vostre orecchie. Dato che siete eruditi, correggete gentilmente qualsiasi errore io possa aver fatto.”
Impressionato dalla semplicità di Śrīla Vraja-bihārī Bābājī Mahārāja, Śrī Nanda-dulāla sfruttò appieno la sua associazione quotidiana. Quindi, sorse in lui un forte desiderio di rifugiarsi ai piedi di loto di Śrīla Prabhupāda. Attraverso questo passatempo, Śrī Nanda-dulāla insegnò che la conoscenza mondana di oratori da palcoscenico non può mai infondere devozione nel cuore di una persona. Sebbene un politico eloquente possa preparare sapientemente un discorso commovente in meno di mezz'ora, l'effetto della sua retorica è solo temporaneo. Al contrario, il discorso incoerente di un devoto del tutto analfabeta, ma arreso, è così coraggioso che ispira devozione nei cuori di coloro che lo ascoltano, anche se può essere privo di riferimenti scritturali. Fu tenendo a mente devoti così arresi, che Śrīla Prabhupāda scrisse nel suo poema Vaiṣṇava Ke? (17), “prāṇa āche tā’ra, se hetu pracāra: chi ha vita può predicare.”
Quando Śrī Nanda-dulāla disse alla madre e al padre, molto devoti, del suo desiderio di accettare il rifugio di Śrīla Prabhupāda, suo padre lo incoraggiò ad unirsi alla maṭha. "Se vuoi compiere l’hari-bhajana", disse a suo figlio, "ti porterò personalmente da Śrīla Prabhupāda e ti offrirò ai suoi piedi di loto." Śrī Nanda-dulāla accettò questa proposta, e sua madre e suo padre lo accompagnarono a Śrīdhāma Māyāpura, dove Śrīla Prabhupāda concesse a tutti loro le iniziazioni harināma e dīkṣā. Da allora Śrī Nanda-dulāla divenne noto come Śrī Nani-gopāla Brahmacārī.
Dopo aver offerto suo figlio ai piedi del loto di Śrīla Prabhupāda, il padre di Śrī Nanda-dulāla disse a suo figlio: “Sono molto contento che tu abbia deciso di arrenderti a Śrīla Prabhupāda. Possa tu servire sempre i piedi di loto del nostro gurudeva. Ti supplico: per favore dimenticami e non tornare mai più a casa. Sarei fiero se tu seguissi questa mia istruzione."
In questo modo, il padre di Śrī Nanda-dulāla si dimostrò il vero guardiano di suo figlio:
sei se parama-bandhu se pitā-mātā
śrī-kṛṣṇa-caraṇe jei prema-bhakti-dātā
Śrī Caitanya-Maṅgala (Madhya-khanda)
[Colui che ti concede amorevole devozione per i piedi di loto di Śrī Kṛṣṇa è il tuo vero amico, tuo padre e tua madre.]
Quello stesso anno, nel 1930, Śrī Nani-gopāla Brahmacārī fu nominato insegnante presso l'Istituto Ṭhākura Bhaktivinoda a Śrīdhāma Māyāpura e assegnato al team editoriale del quotidiano della Gauḍīya Maṭha, il ‘Dainika Nadiyā Prakāśa.’ Alla fine, per ordine di Śrīla Prabhupāda, continuò a predicare in molte città dell'India.
Dopo la scomparsa di Śrīla Prabhupāda, Śrī Nani-gopāla Brahmacārī rimase sotto la guida di Śrīla Bhakti Sāraṅga Gosvāmī Mahārāja, che gli conferì sannyāsa e gli diede il nome di Śrīmad Bhakti Saurabha Bhaktisāra Gosvāmī Mahārāja. Divenne l'editore della Śrī Sārasvata Gauḍīya, una rivista mensile pubblicata dalla Śrī Gauḍīya Saṅgha, l'istituzione di Śrīla Bhakti Sāraṅga Gosvāmī Mahārāja. Autore di numerosi articoli stampati in varie riviste della Gauḍīya Maṭha, Śrīla Mahārāja contribuì al servizio della bṛhat-mṛdaṅga di Śrīla Prabhupāda, la sua macchina da stampa. Inoltre, a Vṛndāvana, gestì l'Imlitalā maṭha per lungo tempo ed è in gran parte responsabile della sua straordinaria bellezza.
Ogni volta che il mio Guru Mahārāja, Śrī Śrīmad Bhakti Dayita Mādhava Gosvāmī Mahārāja, visitava Vṛndāvana, Śrīla Bhaktisāra Gosvāmī Mahārāja gli faceva sempre visita. La loro relazione era molto dolce e rispettosa. Immancabilmente, Śrīla Mahārāja insisteva sempre a portare Guru Mahārāja a Imlitalā, dove serviva prasāda a lui e a tutti i suoi devoti.
Dopo la scomparsa di Śrīla Bhakti Sāraṅga Gosvāmī Mahārāja, Śrīla Bhaktisāra Gosvāmī Mahārāja fu nominato ācārya della Śrī Gauḍīya Saṅgha ma, dopo che si manifestarono vari disturbi, considerò la sua nomina sfavorevole alla sua pratica della bhakti e si dimise immediatamente. Presentò la sua lettera di dimissioni di persona alle parti interessate, dimostrando così la sua totale mancanza di presunzione ed egoismo. La sua semplicità era illimitata, ed era pienamente niṣkiñcana; accettò Kṛṣṇa come unica ricchezza.
Attraverso il suo esempio personale, Śrīla Mahārāja stabilì che un sādhaka deve rinunciare a tutto ciò che è sfavorevole alla pratica della bhakti. Non era attaccato al prestigio che deriva da una posizione di alto rango. Piuttosto, era interessato solo a prestare servizio a Śrī Hari, guru e Vaiṣṇava.
Dobbiamo stare attenti a non concludere che Śrīla Bhaktisāra Gosvāmī Mahārāja rinunciò al suo servizio; decise semplicemente di svolgere quel servizio in una situazione che trovava più favorevole all'esecuzione della bhakti. Dopo le dimissioni dal suo incarico di ācārya della Śrī Gauḍīya Saṅgha, fondò una maṭha a Siuḍi, nel Bengala Occidentale, dove una volta invitò Guru Mahārāja a tenere una serie di conferenze.
SERVIRE ŚRĪ HARI, GURU E VAIṢṆAVA CON OGNI MEZZO POSSIBILE
Śrī Śrīmad Bhaktyāloka Paramahaṁsa Mahārāja donò metà della sua proprietà a Śrīdhāma Māyāpura al suo confratello Śrīla Bhaktisāra Gosvāmī Mahārāja in modo che potesse costruirci una maṭha. Tuttavia, non appena Śrīla Bhaktisāra Gosvāmī Mahārāja iniziò a porre le basi, alcuni rifugiati del Bangladesh iniziarono ad accamparvisi occupando abusivamente quella terra, citando l'autorità di un particolare agente di polizia. Śrīla Bhaktisāra Gosvāmī Mahārāja non si preoccupò della situazione. Disse al suo confratello Śrīpāda Kṛṣṇa-keśava Brahmacārī: “Non costruirò nulla lì. Chi vuole essere coinvolto in tutti questi problemi? Mi limiterò a stare con uno dei miei confratelli."
Un giorno, quando Śrīpāda Kṛṣṇa Keśava Brahmacārī mi accompagnò al ghāṭa per prendere una barca per Kṛṣṇanagara, mi mostrò la terra di Śrīla Bhaktisāra Gosvāmī Mahārāja e disse: "Guarda. Alcune persone si accampano lì con il sostegno della polizia e Śrīla Bhaktisāra Mahārāja non è molto motivato a trattare la questione. Puoi aiutarlo?”
"Certamente", dissi. "Non mi ci vorrà più di mezz'ora per sfrattare tutte queste persone. Manda un messaggio al padre di quel poliziotto. Digli che Bhāratī Mahārāja ha detto: "Se tuo figlio vuole mantenere il posto di lavoro, al momento del mio ritorno a Māyāpura il posto dovrà essere totalmente liberato. Altrimenti, dovrai dare una lezione a tuo figlio presentando una denuncia legale contro di lui."
Śrīpāda Kṛṣṇa Keśava Prabhu fece come da me richiesto e gli occupanti se ne andarono il giorno successivo dopo aver ricevuto una piccola compensazione per il costo delle loro tende.
Una volta che la sua terra fu liberata da tutti i rifugiati, Śrīla Bhaktisāra Gosvāmī Mahārāja mi disse: “A causa della preoccupazione del mio confratello Śrī Kṛṣṇa Keśava Brahmacārī per me, hai mandato un messaggio aspro al padre di quel poliziotto. In generale, è inappropriato per qualcuno che indossa l'abito di un sādhu parlare in questo modo. Tuttavia, è tuo dovere esprimerti fin quanto è necessario al fine di servire śrī guru, Vaiṣṇava e Bhagavān. Non vi è alcun difetto se tale servizio richiede di ricorrere a minacce."
UN FRANCO RIMPROVERO
Guru Mahārāja teneva regolarmente assemblee religiose in molti luoghi, tra cui Calcutta, Purī e Vṛndāvana. Sui biglietti d'invito, includeva sempre i nomi dei suoi confratelli invitati, insieme a brevi presentazioni. Una volta, uno dei confratelli di Guru Mahārāja si arrabbiò nel vedere che Guru Mahārāja non aveva incluso un'introduzione accanto al suo nome. Disse ad alcuni dei suoi altri confratelli, "Perché Mādhava Mahārāja non ha incluso alcuna introduzione su di me? Ha presentato sé stesso e gli altri suoi confratelli come “Fondatore-ācārya” delle rispettive istituzioni, ma non ha menzionato alcun dettaglio su di me. Questo è del tutto improprio."
In risposta, Śrīla Bhaktisāra Gosvāmī Mahārāja, che era semplice e senza malizia, disse: “Hai acquisito solo di recente un piccolo posto che ha solo due stanze. Non hai tenuto alcun festival lì, quindi Śrīpāda Mādhava Mahārāja non ha modo di sapere dove si trova. Sei un sādhu? Se è così, allora devi sempre rimanere umile. La tua disposizione riflette il significato di tṛṇdapi sunīcetā, la qualità di essere più umile di un filo d'erba? In passato Śrīpāda Mādhava Mahārāja ti ha mostrato grande rispetto, anche se sei più giovane. Perché allora sei così arrabbiato? Non puoi nemmeno immaginare la profondità in cui Śrī Hayagrīva Brahmacārī è entrato nella regione più interna del cuore di Śrīla Prabhupāda. Non prestare attenzione a tutte queste banalità e ingannare quindi te stesso sull'essenza, che è l’associazione e il servizio ai sādhu."
QUAL È IL SERVIZIO PIÙ ELEVATO?
Śrīla Bhaktisāra Gosvāmī Mahārāja mi disse che una volta aveva posto una domanda ai suoi confratelli: "Secondo le loro rispettive capacità, i molti sannyāsī e brahmacārī della maṭha sono alacremente impegnati, dalla mattina alla sera, in vari servizi. Anche i discepoli di Śrīla Prabhupāda gṛhastha e vānaprastha svolgono molti servizi diversi. Considerazioni di superiorità e inferiorità si applicano alle attività di servizio? In tal caso, quale servizio è considerato il più elevato, il migliore?”
Dopo una lunga discussione, non furono in grado di giungere a una conclusione concreta, e quindi inoltrarono la domanda a Śrīla Prabhupāda tramite Śrī Paramanda Prabhu. Śrīla Prabhupāda rispose con questa frase: "Più amore si ha per i Vaiṣṇava, più il servizio è elevato."
In altre parole, non ci sono servizi grandi o piccoli. Piuttosto, è il sentimento del servitore che rende il suo servizio di prima, seconda o terza classe.
CINQUE ISTRUZIONI
Un giorno, mentre dava darśana ai suoi discepoli, Śrīla Bhaktisāra Gosvāmī Mahārāja disse: “Ho parlato di molte cose. Tutti avete ascoltato così tanto. Rimanete impegnati in attività spirituali. Così andrete da qualche parte. Un giorno otterrete ciò che cercate.”
Dopo aver così parlato rimase in silenzio. Dopo alcuni istanti, si alzò dalla sedia e mentre andava nella sua stanza, chiese a uno dei discepoli di parlare l’hari-kathā. Il suo discepolo parlò di quell'argomento piuttosto illimitato che il suo śrī gurudeva aveva appena espresso in poche parole:
1) “Ho parlato di molte cose.” Nonostante la sua età avanzata, Śrīla Guru Mahārāja ha spiegato, instancabilmente e ripetutamente, a lungo e in modo semplice, le verità delle scritture relative al bhajana-sādhana e al processo per raggiungere i piedi di loto di Śrī Hari.
2) “Tutti avete ascoltato così tanto.” Qui, Śrīla Guru Mahārāja sta dicendo: “Giorno dopo giorno, mattina, mezzogiorno e notte, ho parlato immancabilmente dell’hari-kathā, a volte affrontando argomenti facili e altre volte affrontando argomenti difficili. Avete tutti ascoltato così tanto e afferrato qualcosa, alcuni più di altri. A causa del vostro esteso ascolto, il vostro percorso verso l'obiettivo finale della vita è stato senza difficoltà.”
3) “Rimanete impegnati in attività spirituali.” Ora che avete compreso molti concetti profondi riguardanti la vita spirituale, andate avanti e seguite quegli insegnamenti correttamente con ferma convinzione e secondo la guida offerta dalle Scritture.
4) “Così andrete da qualche parte.” Se potete servire quotidianamente e attentamente - cioè adorare le Divinità, contemplarLe, studiare le Scritture, eseguire il kīrtana, cantare japa e meditare - sotto la guida di śrī guru e Vaiṣṇava, allora verrà sicuramente il giorno in cui raggiungerete il vostro obbiettivo primario.
5) “Un giorno otterrete ciò che cercate.” Se seguirete le quattro precedenti istruzioni allora, in questa quinta fase, otterrete sicuramente quella Divinità eternamente venerata e raggiunta raramente, Śrī Śrī Rādhā-Kṛṣṇa. Vi lascerete alle spalle questo regno terrestre temporaneo e inferiore e raggiungerete Śrī Goloka Vṛndāvana, dove tutti risiedono in una perpetua e beata primavera. Allora la vostra vita avrà raggiunto il successo. Sarete felici, pacifici, immortali e per sempre liberati, eternamente pieni di dolcezza e risate.”
Jay! Śrī Śrīmad Bhakti Saurabha Bhaktisāra Gosvāmī Mahārāja ki-jay!!
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Tradotto dal team di Bhaktiyoga.it