Ispirato da Srila Shyam Das Baba
IN OCCASIONE DELLA DIVINA APPARIZIONE DI ŚRĪLA MĀDHAVENDRA PURĪ
DI ŚRĪ ŚRĪMAD BHAKTI VIJÑĀNA BHĀRATĪ GOSVĀMĪ MAHĀRĀJA
Oggi, 12 maggio 2025, ricorre il giorno della divina apparizione di Śrīla Mādhavendra Purīpāda. Di seguito, in onore a questo tithi, pubblichiamo un estratto di un bhāva anuvāda di una serie di lezioni su Śrī Mādhavendra Purī, tenute da Śrīla Bhakti Vijñāna Bhāratī Gosvāmī Mahārāja a Gurgaon nel marzo 2016.
INTRAPRENDERE VOTI PER SODDISFARE IL SIGNORE
Śrīla Mādhavendra Purīpāda fece voto di non chiedere mai niente a nessuno, che si tratti di cibo, riparo, vestiti o altro. Inoltre, giurò di accettare solo del latte, e che gli arrivasse tra l'alba e il tramonto; non era propenso ad accettare altro. Questo è noto come ayācaka-vṛtti, in altre parole, accettare solo ciò che viene da sé, senza chiedere a nessuno.
Non prese questi voti per impressionare gli altri o per ottenere nome, fama o benefici materiali, ma esclusivamente allo scopo di impegnare tutto il suo tempo a cantare i nomi del Signore e a ricordare i Suoi passatempi. Questo tipo di voti sono appropriati solo per i devoti avanzati come Mādhavendra Purīpāda, devoti che hanno già stabilito una profonda relazione con il Signore.
Una volta andammo ad Haridvāra per predicare. Lì sentimmo parlare di un sādhu che era famoso per non aver mai chiesto nulla, mantenendosi in vita solo di qualunque cosa gli giungesse da sola. Ma avvicinandoci, notammo che aveva messo una tavola di fronte a lui che diceva: "Se qualche devoto del Signore desidera donare riso, dāl e così via, accetterò."
Mādhavendra Purīpāda non era così: dipendeva completamente dal Signore e non pubblicizzò mai i suoi voti a nessuno.
IL SIGNORE CON CHI RECIPROCA?
Śrī Kṛṣṇa promette nella Bhagavad-gītā (9.22):
ananyāś cintayanto māṁ
ye janāḥ paryupāsate
teṣāṁ nityābhiyuktānāṁ
yoga-kṣemaṁ vahāmy aham
[Per coloro che sono privi di altri desideri, che sono sempre assorti nella Mia contemplazione e che Mi adorano sempre, Mi faccio carico personalmente delle loro necessità e conservo ciò che già possiedono.]
Śrī Kṛṣṇa promette che Si assumerà la piena responsabilità del mantenimento di chi medita esclusivamente su di Lui, impiegando costantemente la sua energia solo nel servirLo. E proprio come una madre è sempre preoccupata per il benessere dei suoi figli, Śrī Kṛṣṇa è sempre preoccupato per i Suoi devoti arresi.
Una volta Mādhavendra Purīpāda era seduto vicino al Govinda-kuṇḍa, a Govardhana, profondamente assorto nel canto. Era quasi il tramonto e quel giorno non aveva ricevuto latte, quindi stava digiunando.
Allora il Signore apparve di fronte a Mādhavendra Purīpāda nelle vesti di un semplice ragazzo pastore e gli chiese: “Il crepuscolo si sta avvicinando e non hai ancora chiesto cibo. Perché non hai mangiato niente?" Mādhavendra Purīpāda rispose: "Come fai a sapere che non ho mangiato nulla o che non sono andato a chiedere l'elemosina da qualche parte?"
Il Signore disse: "Le donne del Mio villaggio mi hanno informato che sei stato seduto dalla mattina alla sera e non hai chiesto una sola cosa da mangiare o da bere." Il Signore, travestito da pastorello, continuò: "Nel mio villaggio nessuno digiuna. Ecco perché ti ho portato il latte."
Kṛṣṇa notò che Mādhavendra Purīpāda si stava concentrando intensamente su di Lui prestando molta attenzione alle Sue parole. Capì che Mādhavendra Purīpāda si chiedeva chi fosse. Preoccupato che Mādhavendra Purīpāda potesse riconoscerLo, Kṛṣṇa si scusò improvvisamente dicendo: “Sono di fretta. Per favore, prendi questo vaso. Tornerò a prenderlo.”
Non appena Mādhavendra Purī bevve il latte, si stupì perché non aveva mai assaggiato un latte come questo prima d'ora; il gusto non era di questo mondo. Inoltre, non riusciva a dimenticare quel ragazzo. Aspettò con impazienza che tornasse perché gli aveva dato la Sua parola che lo avrebbe fatto. Nell'attesa Mādhavendra Purī si addormentò.
Il ragazzo gli apparve in sogno e gli disse: "Il mio nome è Gopāla. Fui installato da Vajranābha. Per paura dei mleccha e degli yavana, i Miei sevaka Mi presero dalla cima di Govardhana, e Mi nascosero in questo kuñja e poi fuggirono. Da allora ho sofferto il freddo, il caldo e la fame. Ti aspetto da molto tempo, pensando: "kabe āsi" mādhava āmā karibe sevana – Quando Mādhavendra Purī verrà qui per servirMi?" Ti chiedo di toglierMi da questo luogo e servirMi."
IL NĀMA NON È DIVERSO DALLA DIVINITÀ
Può sorgere una domanda: perché il Signore apparve a Mādhavendra Purīpāda come Gopāla? Fino a quel momento, Mādhavendra Purīpāda non si era mai impegnato a servire la Divinità. Questa è la risposta:
"nāma", "vigraha", "svarūpa" - tinaeka-rūpa
tine "bheda" nāhi, —tina "cid-ānanda-rūpa"
(Śrī Caitanya-caritāmṛta Madhya-līlā 17.131)
[Il santo nome del Signore, la Sua forma e la Sua personalità sono tutte Uno e lo stesso. Non c'è differenza tra loro. Dal momento che sono tutti assoluti, sono tutti trascendentalmente beati.]
Non c'è alcuna differenza tra il nome e la forma di Bhagavān.
ROMPERE IL SUO VOTO PER IL SERVIZIO DEL SIGNORE, NON PER SÉ STESSO
Il mattino seguente, Mādhavendra Purīpāda avvicinò gli abitanti del villaggio per dirgli che il Signore del loro villaggio era nascosto nella giungla, sepolto nei boschi; quindi aveva bisogno del loro aiuto per liberarLo. Con il loro aiuto, il Signore fu recuperato dal kuñja e collocato sulla cima di Girirāja Govardhana. Tuttavia il Signore non era in grado di stare fermo in piedi senza l’ausilio di un qualche supporto. Mādhavendra Purīpāda organizzò tre grandi pietre per sostenere il Signore.
Come è possibile? Lo stesso Signore, che aveva camminato per dare latte a Mādhavendra Purīpāda e aveva parlato direttamente con lui, ora sta chiedendo assistenza, dimostrandoSi completamente impotente. Il Signore che conosce il cuore di tutti, la causa di tutte le cause, la Suprema Personalità di Dio, è improvvisamente incapace di stare senza un supporto nella Sua forma di Divinità! Per il piacere dei Suoi devoti, il Signore compie i Suoi passatempi come Divinità - privo di indipendenza e che richiede assistenza.
Mādhavendra Purīpāda eseguì annakūṭa per Gopāla ogni giorno per due anni con l'aiuto degli abitanti del villaggio vicini, ma non accettò nessun prasādam oltre al latte, e anche quello, solo se qualcuno glielo offriva (senza chiedere). Non infranse il voto di prendere solo latte.
Ma qui vediamo che Mādhavendra Purīpāda ignorò il suo voto di non chiedere nulla a nessuno e chiese aiuto agli abitanti del villaggio per il servizio al Signore. Ma per sé stesso, Mādhavendra Purīpāda mantenne il suo voto di non prendere nulla oltre al latte [lo infranse solo per il servizio al Signore, non per la propria gratificazione].
Oggi prego ai piedi di loto di Mādhavendra Purīpāda, ricordandolo e implorando una particella della sua misericordia.
Jay! Śrīla Mādhavendra Purīpāda Ki-jay!!
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Tradotto dal team di Bhaktiyoga.it